Rogo alla baraccopoli di San Ferdinando: Cosp decide di costruire una nuova tendopoli

Trasferire gli immigrati presenti presso la baraccopoli in altro sito da allestire con strutture temporanee per l'accoglienza

La riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

La riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

San Ferdinando (Reggio Calabria). Si è tenuta questa mattina presso la sede municipale del Comune di San Ferdinando una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata dal prefetto Michele Di Bari cui hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, il sindaco di San Ferdinando, il comandante della Polizia Metropolitana e il rappresentante dei Vigili del Fuoco, per esaminare la situazione determinatasi nella baraccopoli di San Ferdinando a causa di un incendio che la notte scorsa ha interessato otto strutture precarie nonché la morte di un diciottenne del Gambia.

Nel corso dell’incontro, nel quale preliminarmente è stata espressa la solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Suruwa Jaiteh, le cui cause del decesso sono in corso di accertamento, sono stati affrontati i numerosi aspetti volti a consentire il superamento di questa situazione di precarietà e di pericolo per l’incolumità delle persone.

È stato constatato che il presidio fisso dei Vigili del Fuoco alla baraccopoli, diposto mesi fa e tenacemente voluto dal prefetto di Reggio Calabria, ha consentito un intervento immediato sul posto che, in strutture così precarie, sono riusciti a domare tempestivamente l’incendio e ciò ha consentito di evitare più gravi danni e tragedie.

È indubbio che il percorso messo in campo con tutti i soggetti interessati ha fatto registrare passi in avanti – ma non ancora esaustivi – poiché l’obiettivo finale è lo smantellamento della baraccopoli.
In tal senso, come ribadito nel corso dell’odierna riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, non si può che continuare nell’attuazione delle azioni che sono state più volte esaminate e approfondite in Prefettura.

In particolare si è preso atto che il numero dei presenti presso la struttura è drasticamente diminuito grazie ai controlli e servizi continui delle Forze di Polizia e che alcune delle strutture abusive sono state demolite nel corso del tempo e durante i numerosi incontri tenuti presso il palazzo del governo, anche nel corso del tavolo permanente apposito istituito, è stata presa in considerazione la possibilità di trasferire gli immigrati presenti presso la baraccopoli in altro sito da allestire con strutture temporanee per l’accoglienza.
In tale ottica, concretamente perseguita, è stata avanzata l’ipotesi di utilizzare un’area alternativa a quella attualmente occupata e, al riguardo, si attendono le verifiche previste sull’individuazione di un sito idoneo.

Sempre nella direzione di individuare idonee soluzioni alloggiative era stata reperita una sistemazione in ambito Sprar per un considerevole numero di migranti beneficiari di protezione internazionale i quali, tuttavia, inseriti nella banca dati al fine di provvedere alla notifica del provvedimento, non sono stati rintracciati.

Il Comitato ha espresso gratitudine ai Vigili del Fuoco per la tempestività con cui sono state domate le fiamme e ha ringraziato le Forze di Polizia, il sindaco di San Ferdinando, la Regione Calabria, le Associazioni di volontariato per gli interventi e l’impegno messi costantemente in campo, nonché il procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, per la sensibilità mostrata.

Prosegue di pari passo l’attività di controllo e vigilanza in quell’area delle Forze dell’Ordine ed è stato confermato il presidio fisso dei Vigili del Fuoco.

A margine del Comitato, il prefetto Michele di Bari  ha ricevuto una rappresentanza dei migranti della baraccopoli e della tendopoli illustrando le misure in atto per superare le problematicità della struttura di San Ferdinando. A seguito di un pacifico confronto la stessa rappresentanza si è impegnata a sensibilizzare gli ospiti della baraccopoli ad una gestione più efficiente delle tende e dei servizi esistenti, nonché al trasferimento presso la costruenda struttura.

Il prefetto si è impegnato ad accogliere la richiesta della famiglia della vittima sul rimpatrio della salma, che nel frattempo è stata trasportata a Reggio Calabria.

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