Reggio Calabria. «È di poche settimane fa l’acclamata inaugurazione della Diga del Menta, eppure il problema della mancanza d’acqua a Reggio rimane. Addirittura, ultimamente, stiamo assistendo anche ad un moltiplicarsi delle perdite idriche in giro per tutta la città. Perché?». Se lo chiede in una nota diffusa agli organi di informazione Stanza 101 – Cenacolo Culturale Impertinente.
«È possibile – prosegue Stanza 101 – ipotizzare che, con l’approvvigionamento del Menta, è stata immessa nel vecchio sistema idrico una maggiore quantità di acqua (nel corso dell’inaugurazione è stato chiarito che la pressione/portata dell’acqua rimane la stessa, solo che arriva o dovrebbe arrivare h24, senza dover interrompere la fornitura di notte come accaduto per decenni ndr) senza, però, attivare le nuove reti che sono esistenti ma in alcune zone restano scollegate? Tra l’altro, sembra anche mancare una adeguata e programmata manutenzione della rete che distribuisce l’acqua in città, favorendo così guasti e la conseguente dispersione. Ad ogni guasto, prima o poi, seguirà anche una riparazione che, ovviamente, il Comune dovrà pagare attingendo fondi dalle tasse dei cittadini. Ma non solo. Molti non sanno che l’acqua dispersa in mille rivoli sulle strade “colabrodo”, non raggiungerà mai i rubinetti di casa nostra ma, comunque, arriverà nelle bollette da pagare. Infatti, l’acqua dispersa viene comunque pagata a Sorical (nel corso dell’inaugurazione è stato “annunciato” un sistema di monitoraggio in grado di individuare le perdite ndr) come fornitura comunale, quindi, il correlato costo viene distribuito sui canoni che devono sostenere il servizio. Un danno economico e la beffa per la mancata erogazione di acqua a favore dei cittadini. Insomma, a pagare siamo sempre noi reggini».