Villa San Giovanni (Reggio Calabria). È un Mimmo Lucano in bilico tra la nostalgia per la Riace di un tempo e l’indignazione per la sua eclissi quello che ieri parla per la prima volta dal palco del centro sociale “Nuvola Rossa”. « Non ho mai approfittato del modello Riace per i miei interessi. Non ho mai agito per nessun tipo di tornaconto, né economico (tant’è vero che non risulta nemmeno un euro che mi sia addebitato), né tanto meno politico. Non ho assolutamente intenzione di puntare alle europee». E la politica è proprio il nervo scoperto, Lucano è impietoso contro l’attuale governo: «Questa ondata fascista è davvero inumana, lo è lo stesso Decreto Sicurezza e immigrazione. La Lega, semplicemente, è incompatibile col cristianesimo: non lo so proprio come Salvini possa dormire la notte».
E le motivazioni del riesame? «Gli ospiti di Riace erano semplicemente terrorizzati quando hanno capito la fine che avrebbero fatto con il decreto Minniti/Orlando. Per questo, quando ho rilasciato le carte d’identità, l’ho fatto con disinvoltura: ho rispettato la Costituzione, che riconosce la dignità di ogni essere umano. Questi decreti invece destinano i nostri fratelli nei campi d’internamento, in quelle tendopoli orribili dove trovano spesso la morte e poi quello socialmente pericoloso per il Riesame sarei io? Io al massimo mi sento un rifugiato adesso».
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