Reggio Calabria. Ergastolo per tutti gli imputati, tranne i due collaboratori di giustizia, Nicola Figliuzzi e Diego Zappia, per i quali l’accusa chiede condanne rispettivamente a 14 e 18 anni di reclusione. Sono queste le richieste invocate dal pm della DDA, Sara Amerio, al termine della requisitoria per l’omicidio Canale.
Il processo si sta celebrando con rito abbreviato dinnanzi al gup Mariarosaria Savaglio. Gli imputati per i quali l’accusa ha invocato la pena dell’ergastolo sono: Salvatore Callea cl. 67; Antonio Crupi cl. 83; Filippo Giordano cl. 71; Giuseppe Germanò cl 70; Sergio Iannò cl. 72; Cristian Loielo cl. 90; Domenico Marcianò cl. 83.

La ricostruzione del delitto
L’omicidio Canale si consuma nel turbolento quartiere di Gallico Superiore. E’ un caldo pomeriggio, venerdì 12 agosto 2011, quando alle ore 15:00, i Carabinieri di Reggio Calabria giungono a Gallico Superiore dove riverso sull’asfalto, in via Anita Garibaldi all’altezza del civico 221/A e 246, giace il corpo senza vita di Giuseppe Canale. La vittima è colpita da numerosi colpi di pistola. Braccato da due killer giunti a bordo di uno scooter. L’azione omicidiaria inizia in piazza Calvario di Gallico Superiore, dove vengono esplosi i primi colpi, uno dei quali ferisce alla coscia destra un passante, per poi concludersi in via Anita Garibaldi. Canale sfugge al primo tentativo, corre lungo via Anita Garibaldi, scaraventa invano un contenitore di rifiuti contro i suoi assassini.
Le indagini: i primi sei arresti nel novembre 2017, altri tre nel luglio 2018
I Carabinieri arrestano i primi sei indagati del delitto Canale, tra esecutori e mandanti, nel novembre 2017. Gli investigatori trovano l’arma del delitto, e scoprono che i killer sono stati assoltati a Soriano Calabro per 10 mila euro. Il 25 luglio scorso altri tre arresti dei Carabinieri per altrettanti presunti mandanti dell’omicidio Canale.
Fabio Papalia