Trento. “Il proiettile dell’attentatore è finito in una posizione gravissima tra nuca e spina dorsale” ha detto all’AGI Danilo Moresco mentre si sta recando in auto a Strasburgo per abbracciare la figlia Luana, fidanzata di Antonio Megalizzi. “Non è vero che è stato operato perché in questo momento i medici non se la sentono di operarlo”. “Con Luana non riesco a comunicare, posso capirla, non vuole essere disturbata”, ha aggiunto Moresco, titolare anche di un noto ristorante di San Michele all’Adige in provincia di Trento. “Mia figlia Luana è partita ieri sera alle 23,30 da San Michele assieme al papà e alla mamma di Antonio. All’inizio non si trovava, poi sembrava fosse leggermente ferito ma non si sapeva da cosa – dice Moresco ricordando gli eventi – successivamente abbiamo saputo che è stato raggiunto dal proiettile dell’attentatore nella zona del cranio, tra nuca e spina dorsale in un posizione gravissima”.
Ieri sera assieme ad Antonio Megalizzi – nato a Reggio Calabria e residente a Trento da quando aveva appena cinque mesi – c’erano anche due colleghe, la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta che vive a Parigi. Stando alle informazioni in possesso del padre di Luana, le due donne sono riuscite a fuggire rifugiandosi in un locale pubblico e non hanno più visto Antonio.
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