Milano. «Mi sto impegnando a completare definitivamente l’eliminazione del segreto funzionale sulle stragi, sulle logge massoniche e sulla P2». Lo ha detto, secondo quanto riporta l’AGI, il presidente della Camera, Roberto Fico, nel suo discorso alla commemorazione per i 49 anni dalla strage di Piazza Fontana, garantendo il suo impegno sulla desecretazione del periodo delle stragi. Secondo la terza carica dello Stato “mancano pezzi importanti della verità”, se ne hanno solo “brandelli”: “Abbiamo vissuto il paradosso di avere condannati e assolti” e “la certezza che parti dello Stato che hanno tradito”. “Dobbiamo andare aventi senza fermarci mai nella ricostruzione del disegno unitario delle stragi” ha insistito Fico, che ha invitato a “non avere paura della verità perché rende più forti”, consapevole che “questo è il ruolo delle istituzioni”. Bisogna “continuare a pretendere che lo Stato faccia verità su se stesso perché sarà più forte” ha quid ribadito. “Ai giovani – ha proseguito – bisogna insegnare che le stragi non sono nel passato ma nel presente, perché hanno effetti su quello che accade in questo momento”. Le ricostruzioni parziali della verità storica hanno, secondo il presidente della Camera “indebolito le fondamenta democratiche” dell’Italia, “sfilacciando il legame tra cittadini e Stato”. Ai familiari delle vittime della strage del 12 dicembre 1969, in cui 17 persone morirono nella sede della Banca dell’Agricoltura, Fico si è rivolto con un ringraziamento: “Voglio ringraziarvi per questi anni e per non aver mai mollato. So quanto è stata dura e quanto avete avuto le istituzioni lontane”.