La requisitoria bis della pubblica accusa
Reggio Calabria. Il procuratore aggiunto della Repubblica Gaetano Paci, oggi ha ribadito la richiesta di condanna a quattro anni e mezzo di reclusione per l’ex sindaco facente funzioni di Reggio Calabria ed ex assessore regionale del Pd, Demetrio Naccari Carlizzi. Il pm ha reiterato la richiesta di condanna anche per Valeria Falcomatà, moglie di Naccari (e figlia dell’ex sindaco di Reggio Calabria Italo Falcomatà, nonché sorella dell’attuale sindaco Giuseppe), a due anni e sei mesi di reclusione. I due sono imputati dinanzi al Tribunale in un processo per presunte irregolarità in relazione al concorso per l’assegnazione del posto di primario del reparto di Dermatologia degli Ospedali Riuniti, dov’è in servizio Valeria Falcomatà.
L’udienza di oggi ha visto la requisitoria bis del procuratore aggiunto, che ha riformulato – a causa della sostituzione di uno dei componenti del collegio giudicante – le richieste avanzate al termine della prima requisitoria che aveva tenuto all’udienza del 25 maggio scorso. La pubblica accusa ha invocato la condanna per marito e moglie per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater codice penale).
Nello stesso processo sono coinvolti ex dirigenti dell’azienda ospedaliera e componenti della commissione concorsuale, per i quali Paci ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione. Si tratta di Domenico Mannino (ex direttore sanitario), Paolo Vazzana, Iginio Postorino, Giuseppe Crisalli e Giuseppa Caserta; e a due anni di reclusione per Antonino Bonura, dirigente del dipartimento Sanità della Regione.
La ricostruzione della vicenda
Secondo l’accusa, il concorso a primario del reparto Dermatologia sarebbe stato “costruito a misura” affinché fosse assegnato a Valeria Falcomatà, ma si trasformò in un caso giudiziario a seguito della denuncia fatta da Maria Carmela Arcidiaco, anche lei medico nel reparto e aspirante primario, che aveva denunciato presunte irregolarità ai suoi danni. Nella sua denuncia, Maria Carmela Arcidiaco aveva sostenuto che la commissione aggiudicatrice era stata nominata per favorire Valeria Falcomatà.
Si è costituita parte civile Maria Carmela Arcidiaco, assistita dall’avv. Francesco Albanese (che oggi ha discusso dopo l’intervento dell’accusa).
Prima di Natale è attesa la sentenza di primo grado
Alla prossima udienza, in calendario il 21 dicembre, sarà il turno della discussione dell’avvocato Natale Polimeni, difensore di Paolo Vazzana, dell’avvocato Giuseppe Mazzetti, difensore di Valeria Falcomatà, e dell’avvocato Cesare Placanica, difensore di Demetrio Naccari Carlizzi. Per quella stessa data è prevista la lettura del dispositivo della sentenza.
Fabio Papalia