Catanzaro. La Procura distrettuale antimafia di Catanzaro aveva chiesto gli arresti domiciliari per il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nei cui confronti è stato disposto invece dal Gip l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Lo ha detto – riferisce l’Agi – il procuratore capo Nicola Gratteri ai giornalisti illustrando i dettagli dell’operazione Lande Desolate. Abuso d’ufficio è il reato contestato al governatore per fatti relativi al periodo 2015-2016.
Oliverio, secondo le accuse mossegli, avrebbe proposto a vantaggio dell’impresa di Giorgio Ottavio Barbieri, imprenditore legato al clan Muto di Cetraro, un ulteriore finanziamento per realizzare alcune opere, scelta che avrebbe avuto come contropartita il rallentamento dei lavori a piazza Bilotti di Cosenza, appaltato allo stesso imprenditore, per sole questioni politiche. Barbieri avrebbe utilizzato i soldi incassati dalla propria impresa per agevolare la cosca Muto, considerato che avrebbe versato denaro alla ‘ndrangheta.