Reggio Calabria. Dalle prime ore della mattinata odierna, a Villa San Giovanni ha avuto luogo una protesta organizzata a livello regionale dalle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e USB a sostegno della vertenza dei lavoratori dei circa 4.500 ex LSU e LPU che da circa 20 anni svolgono la propria attività in molti Comuni della regione Calabria attraverso l’espletamento di servizi essenziali, i cui contratti scadranno il 31 dicembre prossimo.
I lavoratori, dopo aver manifestato nella Piazza di Villa San Giovanni, hanno impedito il traghettamento da e per la Sicilia, con conseguenti significativi disagi per i fruitori del servizio e per i trasporti commerciali e, successivamente, hanno anche occupato i binari della locale Stazione ferroviaria, interrompendo il transito dei treni. La situazione è stata attentamente seguita da questa Prefettura, dove nel corso della giornata si sono tenute due riunioni.
Nella mattinata i sindacalisti di CGIL, CISL, UIL, USB unitamente ad una delegazione di Sindaci accompagnati dal Vice Presidente dell’Anci Calabria sono stati ricevuti nel Palazzo di Governo dove hanno rappresentato gravi preoccupazione per il futuro dei lavoratori chiedendo un incontro con i Rappresentanti del governo per definire la situazione dei medesimi lavoratori ed hanno, in particolare, evidenziato l’urgente necessità di introdurre un emendamento nella Legge di bilancio in fase di approvazione per l’inserimento delle risorse finanziarie alla prosecuzione dei contratti dei suddetti lavoratori, prevedendo la storicizzazione del fondo di 50 milioni di euro da sempre destinato per tale bacino.
Il Prefetto ha immediatamente contattato i competenti Dicasteri e, nella serata, ha incontrato i sindacalisti di CGIL, CISL, UIL, USB ed ha riferito dell’attenzione e dell’impegno riservati dal Governo alla problematica, confermando la più ampia disponibilità della Prefettura a mantenere attivo un tavolo per seguire la situazione.
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