Reggio Calabria. E’ un fiume in piena il direttore sanitario dell’Istituto clinico De Blasi, Eduardo Lamberti Castronuovo, che ieri ha annunciato la chiusura della struttura e il licenziamento di tutti i dipendenti, ed oggi si è recato in Procura, dove è stato accolto dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, al quale ha presentato una denuncia circostanziata.
Questa la lettera inviata ieri alle autorità: “Si comunica che a seguito della sentenza del Tar numero 0214/2018 pubblicata il 18 dicembre scorso che fa in modo che non ci venga riconosciuto, almeno in questa sede, il lavoro svolto negli anni 2017 e 2018, l’Istituto è costretto ad avviare le procedure per il licenziamento collettivo di tutto il personale per chiusura attività trovandosi nell’impossibilità di gestire correttamente, come ha sempre fatto, la Struttura, salvo tempestivi provvedimenti della Pubblica Amministrazione”.
«Il procuratore è già a conoscenza della questione, ha già affidato a un sostituto il fascicolo e mi ha spiegato che la Procura verificherà la mia denuncia rispetto all’Asp di Reggio Calabria – spiega Lamberti Castronuovo – mentre per quanto riguarda il commissario ad acta alla sanità lunedì prossimo sarò a Catanzaro dal procuratore capo Nicola Gratteri al quale presenterò un’altra denuncia con nomi e cognomi».
“Salvo tempestivi provvedimenti della Pubblica Amministrazione” andranno a casa cento dipendenti, e la struttura, che ha un bacino di 150 mila pazienti l’anno, sarà solo un ricordo. Domani è prevista una manifestazione pubblica di protesta davanti all’istituto alle ore 10.30.
Da oggi intanto l’Istituto clinico De Blasi, fiore all’occhiello della sanità reggina, è chiuso. Ma saranno evasi tutti gli esami effettuati dai pazienti. Lamberti Castronuovo conferma che chi ha effettuato degli esami clinici potrà ritirarli allo sportello unico, dove troveranno due dipendenti: «Ci mancherebbe altro, consegneremo tutti gli esami fatti e tutti quelli ancora in fieri».
Fabio Papalia