Reggio Calabria. Tre milioni di euro recuperati all’evasione, ma anche tempo e fatica risparmiati per i cittadini. Questa mattina la Hermes, società in house del Comune di Reggio Calabria , ha celebrato il primo anno di attività. La Hermes è nata dalla fusione delle società miste Re.g.e.s. spa e Re.ca.s.i. spa e gestisce la riscossione dei tributi e i servizi informatici del Comune.
Alla cerimonia presso i locali della società sono intervenuti l’amministratore delegato Giulio Tescione, il presidente Manuela Morabito, il consigliere d’amministrazione Giovanni Malara, il sindaco Giuseppe Falcomatà e il consigliere delegato al contenzioso tributario, contrasto all’evasione e aumento della riscossione, Rocco Albanese.
Tescione, nel presentare l’attività effettuata durante l’anno, ha rimarcato i servizi al cittadino resi in termini di accoglienza, con una significativa riduzione delle code agli sportelli, ma anche di ascolto dei cittadini che vogliono mettersi in regola coi tributi, i quali possono accedere a rateizzazioni. Dalle 642 pratiche di forme agevolate di riscossione evase nel 2017 si è passati a 2173 pratiche evase nel 2018.
Particolarmente soddisfatto si è detto anche il consigliere Albanese, rimarcando l’importanza della lotta all’evasione «Se tutti pagano il dovuto, i cittadini pagano di meno». Proprio Albanese aveva promesso di riconsegnare le deleghe al primo cittadino se l’amministrazione non avesse centrato almeno il 10% di recupero dell’evasione, quota che secondo lo stesso Albanese è arrivata al 20%.
«Il rapporto con i cittadini – ha detto il sindaco Falcomatà – è stata la prima cosa che è stata affrontata dalla società e già rispetto alle 8mila persone che oggi si affacciano allo sportello informazioni soltanto duemila poi accedono a un approfondimento agli sportelli, significa che si guadagna tempo, si migliora il servizio e si evitano ai cittadini lunghe e inutili code. Da un punto di vista di operatività avere raggiunto in questo primo anno di attività 3 milioni di euro rispetto al recupero dell’evasione fiscale mi pare che sia un buon risultato per una società neonata. Ovviamente l’auspicio e l’obiettivo per il 2019 è quello di chiudere la fase di startup e iniziare a entrare a regime, anche con una maggiore presenza e vicinanza della società sui territori, ed anche con l’obiettivo di migliorare la riscossione e la lotta all’evasione».
Fabio Papalia