Reggio Calabria. Finisce 3-4 il derby fra Reggina e Catanzaro. Ma la vera partita, tutta politica, si è giocata sugli spalti dello stadio “Oreste Granillo”. Gli schieramenti fra le tribune seguono schemi precisi come nella più consolidata tradizione calcistica.
Zimbalatti con Abramo e Falcomatà per disinnescare la bomba social
L’assessore Nino Zimbalatti, per esempio, prende posto accanto al primo cittadino catanzarese Sergio Abramo, ospite del sindaco Giuseppe Falcomatà accompagnato, per l’occasione, anche dal vice sindaco metropolitano Riccardo Mauro. Un lavoro di diplomazia sottile per disinnescare la bomba social che, nei novanta minuti al vecchio “Comunale”, ha prodotto soltanto qualche coro da parte dei tifosi ospiti all’indirizzo dell’assessore reggino. Rapporti di buon vicinato “salvati”, anche grazie al primo tempo della squadra amaranto che ha regalato la peggiore prestazione della stagione.
Cannizzaro schiera De Felice “bomber” a Palazzo san Giorgio
E’ nel centrodestra reggino, però, che le pedine si sono mosse così delicatamente da non sfuggire a chi ha occhi attenti per decodificare gesti, immagini, assenze o presenze legati al palcoscenico politico cittadino. Anche un compagno di seggiolino, infatti, può rappresentare un messaggio all’indirizzo di avversari ed alleati. Così, il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, arriva allo stadio accomodandosi, stretto stretto, accanto all’ex prefetto Arturo De Felice (il reggino che è stato anche a capo della Dia), attuale presidente di Sacal, la società che gestisce gli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria. Parrebbe il sigillo pubblico, insomma, alla candidatura a sindaco per le prossime amministrative con Forza Italia pronta a lanciate un’Opa sulle scelte del futuro assetto di coalizione. Con Cannizzaro e De Felice, infatti, c’è anche Lucio Dattola, portavoce del centrodestra a Palazzo san Giorgio, che si sposta da una parta all’altra pur di completare il quadretto da esibire a soci, tifosi e analisti politici.
Insomma, quando manca un anno o poco più al rinnovo di Palazzo San Giorgio, la campagna elettorale inizia muovere i suoi primi passi ed ogni occasione appare buona per iniziare ad immaginare quello che sarà il quadro intorno al quale i reggini saranno chiamati a ragionare. Un’eventuale discesa in campo di De Felice, con l’endorsement di Francesco Cannizzaro, imprimerebbe una forte accelerazione al lento incedere del centrodestra bramoso di riconquistare il trono perduto all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale per contiguità mafiosa. Adesso la palla passa alla Lega di Salvini e ai sovranisti della cordata scopellitiana per provare a finalizzare la tattica imbastita dal parlamentare originario di Santo Stefano in Aspromonte.
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