Armi. Assolto in Appello Vincenzo Pellegrino

Corte di Appello Reggio Calabria

Corte di Appello Reggio Calabria

Reggio Calabria. La Corte di Appello di Reggio Calabria, Monaco presidente, Laganà e Scortecci giudici, in accoglimento dei motivi difensivi presentati dagli avvocati Antonio Cordova e Rosa Maria Messina, ha assolto Vincenzo Pellegrino, condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi di reclusione per armi.

Armi rinvenute in un fugone

Vincenzo Pellegrino era stato tratto in arresto il 20 dicembre 2014, unitamente al proprio fratello e figlio, con l’accusa di ricettazione, porto e detenzione di due armi con matricola abrasa, rinvenute in un furgone all’esterno della sua abitazione.

Era già stato scarcerato nel 2015

I difensori di Vincenzo Pellegrino, dunque, nel discutere i motivi di appello hanno innanzitutto posto in evidenza la presenza di un precedente giudicato cautelare, che aveva annullato l’ordinanza genetica in punto di gravità indiziaria, scarcerandolo immediatamente, nonché hanno smontato il costrutto accusatorio nella parte in cui riteneva che vi fosse stato un preventivo accordo tra i fratelli Pellegrino, ovvero di accollarsi uno solo la detenzione delle armi illegalmente detenute.

Anche tale tesi è stata smontata dalle difese dal momento che, sebbene in isolamento dal momento dell’arresto e con divieto di incontro, i difensori avevano volontariamente evitato di sostenere i colloqui difensivi prima dell’interrogatorio di garanzia proprio per evitare presunte contaminazioni nella ricostruzione dei fatti.

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