Roma. Un militare dell’Esercito è accusato dalla Procura di Velletri, che nei suoi confronti ha emesso una misura cautelare, si aver commesso abusi sessuali sulla figlia minorenne.
In una nota, l’Esercito “esprime profondo sdegno e condanna”. Il militare “si è macchiato, laddove le attività di indagine lo confermassero, di un comportamento riprovevole, immorale e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l’uniforme e rappresentano lo Stato”, afferma una nota dell’Esercito che assicura “la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti”.
L’Esercito, viene comunicato, “ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione del militare dal servizio ed esprime la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inaccettabili condotte e la completa vicinanza alla ragazza nei cui confronti sono stati perpetrati gli abusi. Tali soggetti non sono degni di indossare l’uniforme. Tale isolato avvenimento – conclude la nota – viola l’etica militare, e lede fortemente la dignità e l’onore di tutto il personale dell’Esercito che, invece, con profonda onestà, professionalità, e spirito di sacrificio, quotidianamente svolge il proprio dovere”.