Amendolara (Cosenza). I militari della Stazione Carabinieri Forestali di Trebisacce hanno sequestrato nei giorni scorsi 5000 metri quadrati di terreno presso la località Falconara del Comune di Amendolara. Tale operazione rientra in un attività di controllo mirata alla tutela del paesaggio nei comuni dell’Alto Jonio Cosentino, dopo la costatazione del costante aumento di superfici da destinare alle coltivazioni agricole mediante la rimessa in coltura di terreni abbandonati e trasformazioni di aree boscate.
Nell’area, senza preventiva progettazione e senza l’esistenza di alcuna autorizzazione sono stati eseguiti alcuni lavori di scavo e soppressione della vegetazione boschiva esistente per finalità agricole. Dopo l’esecuzione dei lavori, è stato mutato sia l’assetto idrogeologico sia l’intera morfologia dei luoghi vincolati per scopi idrogeologici e paesaggistici.
Nelle settimane precedenti, alcuni accertamenti simili sono stati svolti presso il Comune di Amendolara, dove in una proprietà non molto distante dal terreno posto sotto sequestro, precisamente nella località “Morgetta”, è stata accertata l’esecuzione di lavori che hanno interessato una superficie di 13.000 mq di sbancamento e movimento di terreno per la piantumazione agricola. Anche in località “Stoppello” sempre nel Comune di Amendolara, i Carabinieri Forestali hanno accertato che 3500 mq di pineta sono stati estirpati per far posto ad un uliveto. Quattro i presunti responsabili denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal dott. Eugenio Facciolla che ha coordinato l’indagine.
I carabinieri Forestali di Trebisacce, nel corso delle indagini hanno inoltre effettuato accertamenti anche presso un cantiere edilizio in località “Cozzocalio” del Comune di Amendolea, in un’area limitrofa ad una pineta e a terreni in stato d’abbandono. In seguito al sopralluogo è emerso che all’interno di un fabbricato rurale mai accatastato e in stato di abbandono erano in corso lavori di ristrutturazione eseguiti senza alcuna autorizzazione. Lo stabile è stato posto sotto sequestro e cinque persone sono state denunciate dall’Autorità Giudiziaria di Castrovillari.