San Martino di Finita (Cosenza). Sette persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria dai Carabinieri Forestali di Montalto a conclusione di accurate indagini eseguite in seguito al sequestro preventivo degli impianti di depurazione del Comune di San Martino di Finita, avvenuto nelle scorse settimane.
In seguito agli accertamenti effettuati dai Carabinieri Forestali di Montalto, è risultato come sin dal 2012, due ‘gestori’ dell’impianto abbiano omesso di procedere come previsto dalla normativa ambientale riguardante il trattamento delle acque provenienti dallo scarico dei due impianti di depurazione. Rimangono tutt’ora in fase di chiarimento le posizioni dei tre tecnici comunali e degli ultimi amministratori soprattutto riguardo l’assenza delle necessarie autorizzazioni allo scarico.
Dalle indagini eseguite dai militari di Montalto e coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza è emerso che le acque reflue fognarie venivano scaricate nei corsi d’acqua pubblica dei torrenti “Coscinello” e “Finita” senza alcun trattamento. I sette soggetti coinvolti avrebbero in sostanza violato le disposizioni del decreto legislativo 152 riguardante le procedure per la valutazione ambientale strategica, per la valutazione d’impatto ambientale e per l’autorizzazione ambientale integrata, ed in particolare avrebbero permesso sia che avvenissero scarichi in acque superficiali senza alcuna autorizzazione sia l’illecito smaltimento dei rifiuti speciali.
Nelle scorse settimane, il controllo ai due impianti presenti nelle località “Brugnano e “Timpe” effettuato da parte dei Carabinieri Forestali ha accertato il mancato funzionamento degli stessi. Gli impianti, sono risultati privi di energia elettrica, sprovvisti di autorizzazione allo scarico e non conformi all’attuale normativa ambientale per struttura, per funzionamento e stato manutentivo.