Cassazione rinvia a Tdl su divieto di dimora a Riace per Mimmo Lucano

Roma. Il palazzo di Giustizia, sede della Corte di Cassazione

Roma. Il palazzo di Giustizia, sede della Corte di Cassazione

Roma. Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria dovrà ripronunciarsi sulle esigenze cautelari per il sindaco (ora sospeso) di Riace Mimmo Lucano: la sesta sezione penale della Cassazione ha accolto in parte il ricorso presentato dalla difesa contro la decisione con cui il Riesame, il 16 ottobre scorso, aveva revocato a Lucano gli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto all’inizio di ottobre con un’ordinanza del gip di Locri, imponendo però al sindaco il divieto di dimora nel territorio del Comune di Riace.

I giudici di Piazza Cavour, dopo la camera di consiglio svolta ieri, hanno accolto il ricorso di Lucano limitatamente al reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” e alle esigenze cautelari, rigettandolo invece nel resto.

Mimmo Lucano e l’avv. Andrea Daqua

La posizione di Lucano, dopo il verdetto della Corte, sembra quindi alleggerirsi, anche se bisognerà attendere il deposito delle motivazioni per capire nel dettaglio i rilievi che i giudici del Palazzaccio hanno mosso all’ordinanza del Riesame dello scorso ottobre.

Nella sua requisitoria di ieri, invece, il sostituto pg della Cassazione Ciro Angelillis aveva chiesto di rigettare il ricorso di Lucano, che è indagato nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione del progetto migranti.

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