Reggio Calabria. “L’obiettivo del progetto Sa’Ndra (acronimo di Servizio anti ‘ndrangheta) è quello di generare coscienza civica e legalità divulgando la storia criminale calabrese attraverso gli atti giudiziari che di essa ‘parlano”. Lo ha detto il Procuratore generale di Reggio Calabria, Bernardo Petralia, presentando il cartaceo del ‘numero zero’ dell’iniziativa editoriale voluta dalla Procura generale. “Un dovere nei territori come quello reggino – ha aggiunto Petralia – storicamente contaminato da aggregazioni criminali diffuse e capillari riconducibili a una ‘ndrangheta, una e plurima al tempo stesso. È assai frequente che singole sentenze, ordinanze e decreti trascendano le vicende peculiari trattate, proiettandosi invece su un piano più generale, concorrendo a formare, ciascun atto per la propria parte, un racconto unitario che, se opportunamente assemblato, può servire da stimolo verso i cittadini per la loro crescita civile e una più matura consapevolezza del dove e come si vive”.
Il progetto editoriale, che avrà carattere periodico, dopo il “numero zero”, proseguirà con la pubblicazione di un blog on line, “un’offerta formativa ed informativa – ha detto il Procuratore della Repubblica aggiunto Giuseppe Lombardo – a favore di chi ha voglia di capire come importanti storie, processi, trovino le necessarie conclusioni. Individueremo determinati argomenti di spessore per raccontarne gli aspetti chiave e apriremo il progetto Sa’Ndra al contributo di docenti universitari, giuristi e avvocati, studenti, per una lettura degli eventi giudiziari che sia spiegata oltre i tecnicismi. Ovviamente – ha sostenuto ancora Lombardo – ad intervenire sulle questioni che affronteremo non saranno certamente i magistrati coinvolti professionalmente nelle stesse”.
Per il Procuratore generale Petralia “non può negarsi infatti che un impegno dei magistrati sul fronte della divulgazione di materiale decisorio ha il maggior pregio dell’autenticità ed anche il potenziale di efficacia insito nel ruolo, spendendosi oltre il recinto delle proprie strette attribuzioni e soprattutto, ed è ciò che con Sa’Ndra si vuole tentare di realizzare, affiancando agli opportuni momenti illustrativi che gli uffici inquirenti curano in occasioni di operazioni di cattura o di rilevanti indagini preliminari, una informazione per argomenti, a processi conclusi e sentenze date”.
Oltre a Bernardo Petralia e Giuseppe Lombardo, fanno parte del gruppo di lavoro che curerà Sa’Ndra il sostituto procuratore generale Alessandra Fimiani e i magistrati Rocco Gaglioti, Giorgio Panucci e Michele Permunian, delle Procure di Palmi e Locri.