Reggio Calabria. Con riferimento alla lettera aperta indirizzata al Ministro dell’Interno ed al Prefetto di Reggio Calabria, pubblicata su alcune testate, dall’imprenditore Rocco Raso titolare della ditta Edilferr, la Prefettura di Reggio Calabria “per spirito di verità, rappresenta quanto segue”:
Nel predetto articolo, si sostiene che negli anni pregressi non sono state liquidate alla ditta fatture, a decorrere dall’anno 2010, per un totale di circa €. 800.000,00.
Al riguardo, così come riferito dai responsabili dei competenti Uffici della Prefettura, la ditta ha proposto nell’anno 2015 decreto ingiuntivo n. 784/2015 relativo a fatture emesse negli anni 2010, 2011 e 2013 per spese di custodia di veicoli sottoposti a sequestro (euro 252.412,93) e per spese relative alla procedura di alienazione ex art. 38 D.L. 269/2003, convertito in legge n. 326/2003, per euro 623.219,99.
Avverso tale decreto, la Prefettura, per il tramite dell’Avvocatura Distrettuale, ha proposto opposizione. La causa è tutt’ora pendente e, allo stato , non vi è stato il riconoscimento della somma pretesa.
A fronte della richiesta della ditta di poter stralciare dal decreto ingiuntivo opposto le fatture relative alle sole spese di custodia, la Prefettura ha, previa verifica della fondatezza del credito vantato e su conforme parere dell’Avvocatura Distrettuale, effettuato i pagamenti delle fatture relative a crediti certi liquidi e esigibili pari a circa 150.000,00 euro.
Il pagamento dell’importo residuo, sempre relativo alle spese di custodia ordinarie, pari a circa €. 103.000,00 , non è avvenuto poiché la documentazione necessaria alla liquidazione è stata prodotta dalla ditta lo scorso 1° marzo.
Tale importo sarà oggetto di liquidazione dopo le verifiche effettuate dall’Ufficio preposto in ordine alla fondatezza ed alla congruità delle pretese creditorie.
Con riguardo, invece, alla somma di 623.219,99 di cui al citato decreto ingiuntivo e concernente le spese relative alla procedura straordinaria di alienazione, si ribadisce che la fondatezza del credito è subordinata alla definizione della causa in corso.
Per quanto concerne, infine, le certificazioni dei crediti, si rappresenta che le stesse non sono state riconosciute poiché le fatture non presentavano le caratteristiche di credito “certo, liquido ed esigibile”.
Al riguardo, la ditta è stata più volte invitata a produrre i prospetti con i visti delle forze di Polizia che ne attestano la custodia, propedeutici per la successiva liquidazione.
E’ utile evidenziare, inoltre, che l’impresa Raso ha avuto diverse interlocuzioni con gli uffici prefettizi. Da ultimo, in data 7 marzo u.s., si è tenuto un incontro con il dirigente dell’area III bis e con il funzionario dell’ufficio finanziario nel corso del quale è stata ribadita all’impresa medesima la necessità di acquisire la documentazione propedeutica alla liquidazione, fornendo, altresì, ampia assicurazione sulla disponibilità ad effettuare il pagamento a conclusione della verifica amministrativa-contabile.
Quanto sopra è stato ulteriormente rappresentato al Signor Raso, ricevuto nella mattinata dell’11 marzo corrente.