Reggio Calabria. Un’altra decisa risposta del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, dopo i disordini avvenuti all’interno del campo sportivo di Fiumara di Muro (RC).
In data 28 febbraio u.s. sono stati emessi due provvedimenti di d.a.spo., per la durata di anni quattro ciascuno, nei confronti di O.V. cl.’56, presidente della “A.S.D. San Roberto Fiumara” e C.V. cl.’80, giocatore della stessa squadra di calcio, responsabili dei disordini avvenuti il 27.01.19 durante la partita disputata presso il campo sportivo di Fiumara di Muro (RC) con la “Polisportiva Pro Pellaro 1919 Soccer Lab”, valevole per il Campionato di 1^ Categoria Girone “D” 2018/19.
In particolare il giocatore della “A.S.D. San Roberto Fiumara”, C. V. cl.’80, si è reso responsabile di minacce ed aggressione ai danni di un giocatore avversario, mentre, il presidente della “A.S.D. San Roberto Fiumara”, O.V. cl.’56, quando ancora erano in corso all’interno degli spogliatoi dei tafferugli tra i giocatori delle due compagni calcistiche, ha aperto il cancello di accesso ai locali, in precedenza chiuso a chiave, con il chiaro intento di permettere l’accesso anche ai tifosi. Infatti, tale gesto irresponsabile ha consentito di far accedere all’area sia i tifosi della “A.S.D. San Roberto Fiumara” che quelli della “Polisportiva Pro Pellaro 1919 Soccer Lab”, i quali inevitabilmente sono entrati in contatto.
Unitamente al provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono tutte le manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, è stato prescritto ai predetti l’obbligo di presentazione presso il Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni (RC) mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo delle manifestazioni sportive in cui sia impegnata la “A.S.D. San Roberto Fiumara”, convalidato dalla competente Autorità Giudiziaria.
La Polizia di Stato, nella più ampia ottica di recuperare la dimensione sociale del calcio da vivere come passione, divertimento e partecipazione e di educare tutti, e soprattutto i praticanti, al rispetto dei veri valori dello sport, ribadisce, con l’adozione dei citati provvedimenti, la ferma volontà di bandire dalle manifestazioni sportive ogni forma di violenza, discriminazione e intemperanza da chiunque commessa, siano essi tifosi o appartenenti alle compagini sportive.