Palmi. Ristorante-Pizzeria abusivo nella palazzina popolare: sequestrato “Il Borgo”

Palmi (Reggio Calabria). Il Corpo di Polizia Locale di Palmi, diretto dal maggiore Francesco Managò, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi diretta dal procuratore Ottavio Sferlazza, nell’ambito di indagini tese ad individuare occupazioni arbitrarie di immobili pubblici, ha accertato che nelle palazzine A.T.E.R.P. di via Italia, dove insistono 46 abitazioni popolari di tipo economico, Rocco Romola cl’32, alias “U Tiberinu”, con precedenti penali e di polizia per associazione mafiosa e già sottoposto a Sorveglianza Speciale di P.S., aveva abusivamente realizzato un ristorante nel vano seminterrato.

Dall’esame dei luoghi e dalle planimetrie catastali, la Polizia Locale si è avveduta infatti che nel piano seminterrato della Scala C, dove Romola deteneva un alloggio popolare, risultava esservi un Ristorante–Pizzeria denominato “Il Borgo” di Romola. Tale locale era composto da un unico vano di circa 90 mq in area condominiale e, rispetto al progetto originario, risultava essere stato ricavato a seguito della fusione della cantina di pertinenza dell’alloggio popolare assegnato a Rocco Romola, con la rimanente porzione di edificio prospiciente il corridoio di servizio alle cantine della stessa scala che costituiva una intercapedine strutturale non accessibile e priva di destinazione d’uso.
La modifica aveva comportato anche la demolizione della parete interna del vano cantina, l’apertura di entrambi gli accessi alle vie pubbliche del locale di che trattasi e l’apertura di alcune finestrelle di areazione su via Mancuso.

Sostanzialmente Romola, attraverso la rottura delle pareti interne del seminterrato condominiale, aveva ampliato la propria cantina (originariamente di 10 mq), impossessandosi dell’attigua corte condominiale di circa 80 mq, realizzando un univo vano seminterrato di 90 mq (realizzando anche gli accessi su strada e le finestre) che aveva poi adibito ad attività commerciale di somministrazione, oggi gestita dal nipote.

A conclusione delle indagini, dirette dal sostituto procuratore Daniele Scarpino, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palmi ha emesso un decreto di sequestro preventivo del locale affidandone la custodia all’A.T.E.R.P., che è stato eseguito dagli uomini della Polizia Locale che hanno apposto i sigilli all’immobile.

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