Riace (Reggio Calabria). Nuovi guai giudiziari per il sindaco sospeso di Riace Domenico Lucano, che proprio ieri è stato rinviato a giudizio dal gup di Locri nell’ambito dell’operazione Xenia, condotta dalla Procura di Locri su irregolarità nella gestione dell’accoglienza ai migranti.
Il pm di Locri, Ezio Arcadi – secondo quanto riporta l’Agi – ha inviato il 10 aprile un avviso di conclusione degli indagini preliminari a 10 indagati, tra cui lo stesso Lucano. Nove i capi d’accusa, per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, che vedono Lucano indagato a vario titolo in concorso perché, nella qualità di Sindaco e in alcuni casi al contempo di responsabile dell’unità operativa ufficio amministrativo del Comune di Riace, avrebbe indotto in errore il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria, predisponendo una falsa attestazione a firma di Lucano ove veniva dichiarato che le strutture di accoglienza per ospitare i migranti esistenti nel territorio del Comune di Riace, erano rispondenti e conformi alle normative vigenti in materia di idoneità abitativa, impiantistica e condizioni igienico sanitarie. “Laddove così in effetti non era” è l’ipotesi accusatoria della Procura, in quanto i vari immobili risultano in alcuni casi privi di collaudo statico e certificato di abitabilità, e in altri casi privi del solo certificato di abitabilità. “Documenti indispensabili” per come richiesto sia dal manuale operativo Sprar che dalle convenzioni stipulate tra il Comune di Riace e la Prefettura. “Dovendosi rilevare, altresì – annota diverse volte la Procura – la mancanza in capo a Lucano di qualunque competenza riconosciuta dall’Ordinamento circa il giudizio relativo ai requisiti tecnici che dovevano possedere gli immobili”.
Oltre a Lucano gli indagati sono l’amministratore della cooperativa Girasole e i privati proprietari degli appartamenti utilizzati per l’accoglienza: Maria Taverniti, amministratore unico della cooperativa Girasole; Giuseppe Tavernese, Debora Porcu, Giovanni Sabatino; Cosimo Damiano Pazzano; Raffaele Belfiore; Rinaldo Deluca; Luana Tosarello; Marco Iacopetta.
Secondo quanto riporta il Quotidiano del Sud oggi in edicola, in un articolo a firma di Francesco Sorgiovanni, i Carabinieri Forestali hanno sequestrato il Parco delle Fontane, “casa” degli asini della raccolta rifiuti del “modello Riace”.