Disoccupazione in Calabria: il quadro dei primi mesi del 2019

Inps

Inps

Continua a essere preoccupante il tasso di disoccupazione nel Sud Italia. La percentuale arriva al 18%, che è già il triplo rispetto, invece, ai dati del Nord. Con il 18,4 % del 2018, per quanto concerne i dati della disoccupazione nel Mezzogiorno, il confronto con il centro che si ferma a 9,4 punti in percentuale e con il nord fermo solo al 6,6%, fa ben capire come la situazione sia alquanto drammatica. In generale, l’occupazione in tutto il Sud Italia è pari al 44%. Questo fa capire come nonostante i progressi, ci sono ancora tantissime lacune da superare. Generalmente, al di là del dato del Sud Italia, in tutta la penisola il tasso di disoccupazione generale è calato rispetto al 2017 passando dal 11,2% al 10,6%. Ad essere aumentato è anche il tasso di inattività che nel quarto trimestre del 2018 è passato a 34,4 punti in percentuale.

I dati sulla disoccupazione in Calabria

Come già accennato, nel Mezzogiorno la disoccupazione ha raggiunto dei livelli molto alti. Ma le regioni con il tasso di disoccupazione più alto, e che rientra nella top ten dei dati peggiori relativi all’anno 2017 e quello 2018, è la Calabria con un tasso di disoccupazione del 21,6%. Rispetto al tasso medio di disoccupazione dell’Europa, il dato è triplicato. Insieme alla Calabria anche la Sicilia con solo uno 0,1 % in meno in classifica si attesta in questa tendenza molto negativa. In generale, nella classifica europea regionale di disoccupazione i dati più alti riguardano le regioni della Grecia, altre al sud della Spagna, 5 regioni francesi nella parte d’Oltremare e poi quattro del sud Italia, ovvero Puglia, Calabria, Sicilia e Campania.

Le differenze all’interno della Calabria sui dati di disoccupazione

I dati sulla disoccupazione in Calabria sono allarmanti. Nel corso degli ultimi tre anni, ovvero tra il 2016 – 2017 – 2018, sono aumentati a dismisura. La Regione può contare un tasso di disoccupazione che riguarda soprattutto la componente più giovane di forza lavoro. Una cosa importante che riguarda la nostra Regione è il tasso di Neet, ovvero i giovani tra i 18 e 24 anni che non valgono nulla perché non fanno né un percorso formativo, né tantomeno lavorativo. Anche il tasso di disoccupazione femminile ha raggiunto livelli molto alti nel corso degli ultimi tre anni. Insomma, pure se nel 2018 c’è stato un lieve miglioramento rispetto a 2016 – 2017, molto c’è ancora da fare.

Disoccupazione, ecco come combatterla

In coloro che si trovano in difficoltà da un punto di vista amministrativo, possono cercare aiuto da parte dello Stato e affrontare il periodo di disoccupazione. Innanzitutto, si può fare una domanda di disoccupazione che tiene conto di una serie di criteri che vengono valutati con lo scopo proprio di migliorare la vita delle persone che vivono questa emergenza sull’impiego. Per saperne di più è possibile consultare un’utile guida su come funziona la disoccupazione oppure ci si può recare presso la sede Inps più vicina. Anche attraverso il portale istituzionale o la app mobile si possono avere tutte le informazioni necessarie per capire quant’è l’indennità di disoccupazione e quali sono i requisiti per ottenerla.

I requisiti per la domanda di disoccupazione

Vi sono diversi requisiti per presentare domanda di disoccupazione che permettono di ottenere l’indennità, ovvero la Naspi. Con il Job Acts è stata introdotta l’indennità di disoccupazione chiamata appunto Naspi. In quell’anno sono cambiati anche i requisiti. Possono avere diritto all’indennità di disoccupazione tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro in maniera involontaria ad esclusione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni in tempo indeterminato, gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato. Possono chiedere la Naspi, invece, coloro che hanno perso il posto di lavoro in maniera non volontaria e sono apprendisti, personale artistico con contratto, soci lavoratori di cooperative che avevano un rapporto lavorativo subordinato ed i dipendenti della pubblica amministrazione. Potranno avere l’indennità di mobilità i lavoratori che hanno avuto licenziamenti collettivi e potranno avere diritto alla Naspi. Potranno chiedere il sussidio di disoccupazione anche i lavoratori che sono stati licenziati per dei motivi disciplinari, le lavoratrici madri che hanno dovuto presentare le dimissioni nel periodo di maternità oppure chi in maternità si è dimesso per giusta causa.

Come presentare la domanda per il sussidio di disoccupazione

Per ottenere l’assegno di disoccupazione e quindi un sussidio in grado di essere valido come sostitutivo di uno stipendio, è necessario presentare domanda entro 68 giorni dalla perdita del proprio impiego. È possibile presentare questa domanda in modo telematico sul sito dell’Inps recandosi presso lo sportello addetto. Bisognerà avere il PIN dell’Inps, richiedere il sussidio di disoccupazione con i servizi on-line. Una volta fatto il login, si può cercare di compilare la domanda disoccupazione con tutte le richieste specifiche e poi inviare la domanda. Fate attenzione a compilare bene tutti i campi per evitare qualunque tipologia di problema che porterebbe al diniego da parte degli enti preposti.

Come calcolare l’importo della disoccupazione

Nel 2019, l’indennità di disoccupazione viene calcolata con una percentuale del 75% della retribuzione mensile se è pari oppure al di sotto di 1221,44 euro. L’indennità di disoccupazione va calcolata dividendo il totale delle retribuzioni degli ultimi quattro anni per le settimane dei contributi versati. Il calcolo di quanto emerge va poi moltiplicato per il numero 4,33. Il pagamento arriva mensilmente attraverso degli assegni di disoccupazione. L’importo della disoccupazione non può superare – dalla nuova norma iniziata nel 2019 – la soglia di 1328,76 euro al mese.

La durata della disoccupazione 2019

La disoccupazione nel 2019 ha una durata variabile che generalmente è pari alla metà delle settimane coperte dalla contribuzione. Bisogna però verificare i singoli casi per capire quali sono le eventuali variabili da considerare. Coloro che devono avere informazioni circa la data precisa della disoccupazione possono riferirsi anche in questo caso all’Inps, per avere tutto molto chiaro. Se ci fosse bisogno di una mano per compilare la domanda di disoccupazione ci si può rivolgere ad un patronato o all’Inps.

Exit mobile version