Reggio Calabria. La Corte d’appello di Reggio Calabria ha disposto la restituzione di 102 beni, tra i quali il Cafè de Paris, il locale di via Veneto a Roma simbolo della “dolce vita”, ritenuto nella disponibilità di Vincenzo Alvaro di Sinopoli, indicato dagli investigatori come esponente di spicco dell’omonima cosca. Soddisfazione viene espressa dagli avvocati Fabrizio Gallo, Domenico Cartolano e Tiziana Barillaro.
I beni erano stati sequestrati nel 2009 – e poi confiscati – nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro la presunta cosca di Sinopoli. Il sequestro era stato confermato sia in primo grado che in appello, dopo i ricorsi della difesa, ma la Cassazione ha annullato con rinvio l’ultima decisione.