Locri (Reggio Calabria). Mimmo Lucano deve restare lontano da Riace. Il Tribunale di Locri, presidente Fulvio Accurso, ieri ha rigettato l’istanza depositata l’8 giugno dai legali dell’ex sindaco di Riace, con la quale si chiedeva di revocare l’ordinanza cautelare del divieto di dimora a cui è sottoposto, facendo leva sulla cessazione delle esigenze cautelari. I legali hanno evidenziato sia lo stato di incensuratezza di Lucano, sia l’assenza di cariche di alcun tipo all’interno del Consiglio Comunale, sia infine alla mancanza di migranti a Riace. Alle elezioni amministrative del 26 maggio, infatti, Lucano non è stato eletto consigliere comunale.
Oggi proprio dinnanzi al Tribunale di Locri è iniziata la prima udienza del processo ordinario a carico di Lucano e di altri 26 indagati, nell’ambito dell’operazione Xenia condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Locri, in particolare Lucano è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti.
Il Tribunale di Locri ieri ha rigettato l’istanza “rilevato che il processo a carico dell’imputato non è neppure iniziato e che la vicenda cautelare, anche per ciò che concerne le esigenze cautelari, è sub judice”.