Una platea d’amorosi sensi per Max Gazzè

Reggio Calabria. Il castello Aragonese conferma ancora una volta la sua vocazione naturale ad essere cornice magica per la grande musica italiana. Dopo Caparezza e Paolo Conte, lo scorso 26 luglio è toccato a Max Gazzè avvolgere la piazza del castello di un’atmosfera magnifica oltre ogni aspettativa. Il cantautore che ha saputo trascinare il numerosissimo pubblico dentro la fiaba d’amore che racconta da anni. La sua inconfondibile voce, lo stile elegante e raffinato hanno ipnotizzato i fan che, anche a concerto finito, non riuscivano ad abbandonare la piazza speranzosi di vederlo rientrare da un momento all’altro. Un’altra scommessa vinta quella di Ruggero Pegna, promoter dell’evento inserito nel cartellone Reggio Live fest 2019, che non sbaglia un colpo e che regala da anni emozioni indimenticabili a Reggio Calabria ed emozionato era anche Max che giocava con il pubblico, parlava con tutti come se fossero vecchi amici: “Sono qui da ieri sera e non ho potuto fare a meno di passeggiare per le vie di questa bellissima città”.

Tra vecchi indimenticabili successi e nuove canzoni quasi due ore di musica piena, di scosse elettriche che toccavano le corde del cuore, che vibravano tra le mani del pubblico che non riusciva a smettere di andare a tempo, di applaudire e di chiedere ancora, “canta ancora” e Max non si è risparmiato nonostante l’evidenza stanchezza, ha continuato a regalare emozioni con i suoi lunghi assoli di basso perché, non dimentichiamolo oltre ad essere un poeta della musica italiana, è anche un grande musicista. Essenziali e magiche le scenografie che raccontavano in immagini le canzoni e così tra atmosfere romantiche alternate a quelle allegre delle sue canzoni il tempo sembrava cristallizzato dentro una bolla in cui si avvertiva l’amore dei fan completamente ricambiato da Max. Un dialogo che canzone dopo canzone diventava sempre più intenso, sempre più profondo, sempre più intimo. Originale, ironico, versatile, capace di passare da atmosfere dolci come quelle di “Mentre dormi” e “A cuore scalzo” a quelle più allegre e ironiche di “La vita com’è” e “Posso, posso”, Gazzè dimostra di essere un artista completo, quasi a raccogliere nel modo migliore l’eredità dei cantautori italiani.

Il concerto si è rivelato come un vero e proprio viaggio all’interno della musica dai suoni più classici a quelli elettronici e contemporanei, un viaggio che il pubblico sembrava non voler mai finire. La sua musica ha il potere di evocare il sogno, di divenire quasi mistica come rivela uno dei suoi ultimi successi “L’origine del mondo”, ma anche di toccare l’eterno dualismo Uomo- Donna con i pezzi che tutta la platea conosceva a memoria e cantava a gran voce “I tuoi maledettissimi impegni”, “Ti sembra normale”. Un pubblico in delirio, emozionato, commosso che ha seguito fino all’ultima nota, che ha ballato, cantato, che non ha abbandonato il cantante nemmeno per un secondo, quello di Reggio Calabria, un pubblico impazzito per amore.

Elisabetta Marcianò
Photo Antonio Sollazzo

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