Gent.le direttore
Le allego alcune “cartoline” da Reggio Calabria, precisamente da via Torrente Annunziata, un tempo zona pulita e di pregio, che oggi versa in una prostrante condizione di degrado. Da quando si è insediata l’attuale amministrazione Falcomatà che i residenti hanno assistito a un graduale quanto inesorabile abbandono. Spazzatura abbandonata ovunque, sui marciapiedi, per strada e nelle vie adiacenti, soprattutto nel verde pubblico delle grandi aiuole che caratterizzano il nostro quartiere. Aiuole che finché sono state gestite dai residenti che si autotassavano erano il fiore all’occhiello del verde pubblico cittadino, ma da quando sono “curate”, si fa per dire, dall’amministrazione comunale sono incolte, sporche, e appunto ricettacolo di buste di spazzatura abbandonate da incivili. Qui non si è mai vista una telecamera o un vigile urbano.
In una foto potrà apprezzare un vecchio condizionatore portatile abbandonato per strada accanto a un albero, del resto si sa che l’ombra degli arbusti rinfresca.
Tra le foto le allego anche l’attuale situazione dei giunti tecnici della copertura del torrente Annunziata nel tratto finale (ma la situazione è ovunque disastrata), prima del parcheggio chiuso da mesi (quanti giorni servono a una ditta per rifare un parcheggio?).
Val la pena di ricordare che sotto la via Torrente Annunziata scorre, appunto, il torrente omonimo che fu coperto con enormi lastre di cemento poste perpendicolarmente al letto del torrente. I giunti tecnici servono (servivano è più corretto, visto che non esistono più) a congiungere le enormi lastre l’una con l’altra. E’ da decenni – a onor del vero nemmeno le amministrazioni Giuseppe Scopelliti, Giuseppe Raffa e Demetrio Arena (per quest’ultimo con l’aggravante di essere un residente) fecero nulla in tal senso, men che meno i commissari – che non viene programmata ed effettuata una seria (a regola d’arte) manutenzione dei giunti tecnici di tutta la copertura del torrente. Forse addirittura da quando sono stati realizzati.
Ciò significa in primo luogo altissimo pericolo di cadute per chi viaggia su mezzi a due ruote (poi non piangano lacrime di coccodrillo i nostri attuali amministratori se qualcuno cade e muore), e in secondo luogo tantissime altre “ricadute” negative per gli utenti della strada, sia per mezzi a due che a quattro ruote. Per chi viaggia in sella a uno scooter o una moto significa, se non cade e si ammazza, subire comunque continui contraccolpi alla colonna vertebrale. Per chi viaggia in auto significa mettere a dura prova (rompere a lungo andare) sospensioni, braccetti e quant’altro ma non solo. Capita sovente di dover sostituire le lampadine dei fari, fulminate per i contraccolpi.
Anche dopo questa lettera sono sicuro che vedremo un camion e un operaio pala in mano spargere un po’ di catrame sui giunti. Operazione comunque dispendiosa (il catrame non si sparge gratis) quanto inutile. Durerà da Natale a Santo Stefano, in quanto il catrame in poco tempo cadrà anch’esso dal giunto nel torrente realizzando solo un ulteriore profitto solo per le ditte di manutenzione senza che la città ne tragga un reale e duraturo beneficio: lavori in perfetto stile ‘annacamento del pecoro.
Lettera firmata