Reggio Calabria. Prendete una sedia e accomodatevi in piscina. Non a bordo vasca però e in fondo nemmeno tanto comodamente, perché la sedia si immerge nell’acqua e diventa un attrezzo di ausilio alle faticose ma simpaticissime sessioni di Acquagym. Si chiama “Chairdance” ed è la nuova tecnica ideata dalla reggina Emanuela Crispo, nota docente di ginnastica e aerobica in acqua con ventennale esperienza nel settore. Emanuela non è nuova a innovazioni in campo acquatico, già nel 2010 ha ideato i metodi “Classic Dance” e “Tango Walk“, riscuotendo successo e apprezzamenti anche su riviste specializzate come “Silhouette Donna”, “Più Salute” e “Natural Style”.
“Classic Dance” era un’idea nata dalla riabilitazione delle ballerine, prendendo spunto dagli esercizi della danza classica Emanuela ha ideato un metodo con cui, lavorando contro le resistenze dell’acqua, vengono coinvolti tutti i distretti muscolari.
Con “Tango Walk”, nato a seguito di una collaborazione con Catia Pattini di Parma – l’ideatrice degli stivali acquatici “Acqua Walk” – Emanuela ha trasformato i passi di tango tramite l’utilizzo di stivali acquatici, anche in questo caso per sfruttare le resistenze dell’acqua a tutto vantaggio della tonicità principalmente di gambe, addominali e glutei.
Chi in questi anni ha partecipato alle sessioni di Acquagym con Emanuela sa che con lei non ci si annoia mai, infatti ha portato a Reggio Calabria anche “Acqua Sirens“, una disciplina con una speciale pinna a coda di sirena che prende spunto dal mermaiding, una disciplina targata a stelle e strisce, sperimentata già due anni fa in riva allo Stretto, che coniuga il nuoto pinnato, l’apnea in movimento e il nuoto sincronizzato.
La grande novità della stagione 2019-2020 è il “Chairdance“, che prevede l’utilizzo di una normale sedia di plastica con braccioli. L’oggetto del riposo trasformato in un “infernale” attrezzo ginnico che promette ore di sano e salutare divertimento in acqua. La sedia sarà utilizzata per fare una sequenza di esercizi in carico e scarico in sospensione. Si tratta di esercizi “total body”, con il coinvolgimento di tutta la muscolatura, grazie al lavoro aerobico con coreografie di esercizi in sequenza. Emanuela stavolta è stata ispirata dal burlesque, tanto è vero che alcune delle coreografie che ha già preparato sono ideate sulle musiche del burlesque.
«Abbiamo già provato una serie di esercizi e sequenze in acqua – spiega Emanuela a Newz.it – si può lavorare sia con coreografie che in maniera altamente tecnica, con esercizi tradizionali dell’acqua fitness. È una disciplina ad alto smaltimento energetico, allo stesso tempo di modellamento, di carico su parte inferiore, specie i glutei, ma anche sulla parte superiore, da qui la definizione di “total body”».
La sedia, esattamente, come viene posizionata? «Semplicemente la si immerge in acqua – spiega – e si utilizzano le braccia per aggrapparsi ai braccioli e mantenere la sedia in acqua. Non ci si siede, è come se fosse un doppio step»
Quante calorie si consumano? «Sicuramente è una lezione ad alto dispendio energetico, il consumo calorico è stabilito dalla temperatura dell’acqua, dalla sua altezza – che in questo caso è acqua bassa a 1,20 mt – e dall’intensità dell’esercizio. Un gran lavoro a livello cardio. Presumibilmente si possono consumare dalle 300 alle 400 kcal».
C’è bisogno di una preparazione particolare prima di dedicarsi alla “Chairdance”? «Ci si può iscrivere, le lezioni saranno a intensità variabile e crescente per permettere a tutte le allieve, o agli allievi, di raggiungere un buon livello».
In quale struttura si potrà praticare “Chairdance” e “Acqua Sirens”? «Alla piscina dell’Hotel Apan e all’”Andrea Maria Crucitti” a Pentimele. I corsi partiranno a ottobre».
Fabio Papalia