La Camera Penale “G. Sardiello” di Reggio Calabria ha organizzato presso la sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria, venerdì prossimo 8 novembre a partire dalle ore 16:00, un dibattito con i parlamentari calabresi sull’entrata in vigore della legge che sospende la prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Di seguito la nota diffusa dal presidente della Camera Penale, avvocato Francesco Calabrese:
È imminente (al prossimo 1 gennaio 2020) l’entrata in vigore della legge che “sospende” la decorrenza del corso della prescrizione dopo il pronunciamento della sentenza di primo grado. Per come noto, trattasi di riforma avversata da tutti i penalisti italiani. Ma soprattutto, riteniamo che trattasi di riforma che muove da premesse conoscitive ed istanze di scopo del tutto errate e, quantomeno, non correttamente conosciute.
Riteniamo, in buona sostanza, che, al di là dell’effetto immediato sulla opinione pubblica – a cui tutti sembrano oggi erroneamente ispirarsi -, certamente la riforma in atto non realizzerà alcun beneficio auspicato (celerità dei processi); ed anzi, causerà ancora maggiori danni quali, a titolo esemplificativo, la lungaggine ulteriore dei processi e la incidenza sulla società civile del peso di queste ulteriori lungaggini.
Per tale ragione, nell’ambito delle iniziative assunte per protestare sulla riforma ormai imminente, abbiamo ritenuto necessario organizzare un incontro nel corso del quale ci si possa confrontare sulle ragioni, approfondirne i temi e, sostanzialmente, “comprendersi” a vicenda. Certi del fatto che da ciò non possa non derivare un arricchimento per tutte le parti intervenute.
Abbiamo, quindi, ritenuto di estendere l’invito a tutti i Parlamentari calabresi, di qualsivoglia schieramento politico.
Molti di costoro hanno già manifestato la propria disponibilità ad essere presenti per discuterne.
Riteniamo, tuttavia, che la riforma che si appresta ad entrare in vigore avrà un effetto nefasto soprattutto per coloro che si trovino ad essere processati per reati di non allarmante gravità. E tra questi, tra gli altri, coloro che svolgono attività professionale, imprenditoriale e lavorativa (sia autonoma che subordinata).
E ciò sia per quel che riguarda l’effetto diretto dell’essere sottoposti a processo che per quello indiretto derivante dalle conseguenze collaterali che normalmente ne derivano nelle more della definizione del procedimento.
I processi, infatti, si protrarranno per un tempo non più contingentabile. E gli effetti ricadranno interamente sull’imputato.
E lo scenario che si presenta, realisticamente, è quello di un imputato sottoposto a processo che non avrà un termine e contestualmente condizionato dallo svolgimento della propria vita, personale e lavorativa; con il processo che si protrarrà per un tempo indefinito e la permanenza indefinita del provvedimento disciplinare.
Si può comprendere bene, dunque, come il tema non riguardi direttamente coloro che sono interessati al processo ma sia di interesse generale.
L’incontro avverrà presso la sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria, sita in Reggio Calabria, venerdì prossimo 8 novembre a partire dalle ore 16,00.