Rapina ad autotrasportatore: 2 arresti tra Melicucco e Frascati

Nel novembre 2008 bloccarono un furgone sulla Limina

La Strada Statale 682 Jonio-Tirreno (Limina)

La Strada Statale 682 Jonio-Tirreno (Limina)

Manuele Mazzotta di 25 anni e Domenico Mercuri di 29 anni sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di rapina ai danni di un autotrasportatore avvenuta lo scorso anno a Melicucco, in provincia di Reggio Calabria.

Due arresti per rapina tra Melicucco e Frascati

Nella giornata di ieri, nei Comuni di Melicucco (RC) e Frascati (RM), su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, col supporto di personale della Compagnia di Frascati, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere, emessa dal Tribunale di Palmi – Sezione GIP/GUP, nei confronti di Manuele Mazzotta, di anni 25, e Domenico Mercuri, di anni 29, poiché ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso.

L’odierno provvedimento cautelare trae origine da un’attività d’indagine condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R. di Gioia Tauro e dalla Stazione Carabinieri di Melicucco, sotto la direzione del Procuratore Ottavio Sferlazza e del sostituto procuratore Giorgio Panucci della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi.

Le fasi della rapina

L’indagine è stata avviata a seguito di una rapina avvenuta nel primo pomeriggio del 07 Novembre 2018 a Melicucco (RC) quando l’autista di una ditta di autotrasporti, operante nel settore della distribuzione di prodotti alimentari a livello locale e regionale, giunto allo svincolo di Melicucco sulla Strada di Grande Comunicazione Ionio/Tirreno alla guida del suo furgone, era stato avvicinato da due malviventi i quali, a volto travisato, lo avevano minacciato simulando di voler utilizzare un’arma, riuscendosi a farsi consegnare l’incasso della giornata pari a 4.500 euro, per poi darsi alla fuga e far perdere le proprie tracce a bordo di un veicolo.

Le indagini dei carabinieri

Di qui l’avvio di un’intensa attività info–investigativa, condotta, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, mediante lo svolgimento di metodologie d’indagine tradizionali e di natura tecnica, quali l’escussione di persone informate sui fatti, l’esame della immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e l’analisi dei tabulati telefonici e del traffico celle, che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati i quali erano riusciti a portare a compimento l’azione delittuosa utilizzando un’auto a noleggio affittata da una donna residente a Nettuno (RM) ma di fatto in uso ad uno degli indagati, il tutto al fine rendere più complessa l’eventuale attività investigativa finalizzata all’individuazione dei rei da parte delle Forze di Polizia.

Le concordanti risultanze investigative raccolte dai Carabinieri nell’arco di pochi mesi hanno quindi consentito alla Procura della Repubblica di Palmi di richiedere all’ Ufficio GIP del locale Tribunale l’emissione di provvedimenti restrittivi a carico dei due odierni indagati, attesi i gravi ed univoci indizi di colpevolezza a loro carico nonché la fondatezza di strutturate esigenze cautelari connesse anche con il pericolo di reiterazione del reato, desunta anche alla luce della sussistenza della recidiva a carico di uno dei due rei.

Gli arrestati, al termine degli adempimenti di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Sono in corso ulteriori indagini volte a verificare l’eventuale coinvolgimento degli odierni arrestati in analoghi episodi delittuosi verificatisi nel territorio della Piana di Gioia Tauro nei mesi antecedenti e successivi al Novembre 2018.

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