Il titolare di un’impresa farmaceutica di Palmi, accusato di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, è stato raggiunto dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, nel Cosentino. La misura cautelare gli è stata notificata dalla Guardia di Finanza che ha eseguito anche il sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di un importo di quasi un milione di euro, esattamente 960 mila euro.
Le indagini della Guardia di Finanza di Palmi sulla bancarotta fraudolenta
Il provvedimento eseguito dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Palmi, diretta dal capitano Salvatore Leone, sotto il coordinamento del procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, e del sostituto procuratore Daniele Scarpino, deriva dall’attività di indagine svolta a seguito del fallimento di un’impresa del settore farmaceutico operante nel circondario palmese. Le investigazioni dei finanzieri hanno permesso di accertare l’occultamento della documentazione fiscale e contabile dell’impresa, da parte del titolare, al fine di ostacolare la ricostruzione della relativa situazione economico patrimoniale. Nel corso delle indagini è stata accertata inoltre la sistematica e reiterata distrazione di somme di pertinenza dell’impresa. Le entrate, anziché essere utilizzate per il pagamento dei fornitori nonché delle imposte dovute al Fisco, sarebbero state utilizzate da parte del suo titolare per fini del tutto estranei all’attività esercitata, recando in tal modo grave pregiudizio ai creditori.
Somme di denaro “girocontate” su conti correnti personali
La ricostruzione dei flussi finanziari transitati sui numerosi conti correnti facenti capo al titolare della azienda fallita, ha consentito di accertare che le somme derivanti dall’attività economica svolta venivano dapprima accreditate sul conto intestato alla stessa, per poi essere girocontate da parte del suo titolare sui conti correnti personali ed utilizzate da quest’ultimo per fini strettamente personali.
Alla luce del quadro investigativo prospettato dagli inquirenti, il gip del tribunale di Palmi ha disposto la misura cautelare personale e il sequestro dei beni, tra cui figurano disponibilità finanziarie, autovetture – alcune d’epoca – terreni e fabbricati.
L’operazione di servizio svolta, testimonia la particolare attenzione dell’autorità giudiziaria e della Guardia di Finanza nel contrastare gli illeciti di natura economico finanziaria che determinano distorsioni del mercato e sleale concorrenza.