Artista del Circo arrestato: pistola lanciarazzi e maltrattamenti in famiglia

La convivente ha trovato il coraggio di denunciare le violenze ai Carabinieri di Gioia Tauro

Circo donna cannone

Circo, donna cannone (photo mliu92 from San Mateo [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons)

Artista del circo arrestato per detenzione di pistola lanciarazzi e maltrattamenti in famiglia ai danni della convivente. Nel corso della settimana, a Gioia Tauro (RC), i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, M.A., 54enne originario di Messina, artista di un circo attualmente stanziato nel Comune di Gioia Tauro, accusato di porto e detenzione di arma clandestina e del reato di maltrattamenti in famiglia.

L’arresto è avvenuto il 20 novembre, quando i Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro hanno raccolto una denuncia da parte della donna convivente dell’uomo la quale, dopo l’ennesimo episodio di violenza, preceduto da un’escalation di eventi molesti e di maltrattamenti subiti negli ultimi mesi, ha deciso di rivolgersi all’Arma dei Carabinieri per trovare aiuto ed ottenere un supporto. Di qui l’avvio di immediati accertamenti info–investigativi finalizzati, da un lato, a mettere al sicuro la donna e, dall’altro, a prevenire la commissione di ulteriori condotte vessatorie da parte dell’uomo nei confronti della convivente.

Una pistola lanciarazzi occultata in un caravan

I Carabinieri, quindi, dopo aver attivato le procedure previste dal c.d. “Codice Rosso”, hanno deciso di effettuare delle perquisizioni presso alcune roulotte presenti nelle adiacenze del circo, rinvenendo nella disponibilità dell’uomo, occultata nel vano cinghie di un trapano a colonna sito in un caravan adibito ad officina, una pistola lanciarazzi cal. 9 mm Blanck, marca Ekol, modello P 39, d’importazione straniera, illegalmente detenuta.

Per questo motivo, l’uomo è stato condotto presso gli uffici della Compagnia di Gioia Tauro dove è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione abusiva di armi, ricettazione, detenzione illegale di armi comuni da sparo e detenzione di arma clandestina.

Al termine degli adempimenti di rito, l’arrestato è stato quindi condotto presso la casa circondariale di Arghillà in attesa del giudizio di convalida, svoltosi lo scorso 22 novembre ed all’esito del quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, concordando con la ricostruzione operata dalla locale Procura della Repubblica, ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con il divieto di intrattenere ogni forma di comunicazione con persone non conviventi, in particolare con la ex convivente. (foto d’archivio)

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