Operazione Libro Nero. Sostituiti gli arresti domiciliari a Sebi Romeo col divieto di dimora in Calabria

Accolto l'appello dei difensori del consigliere regionale

Sebi Romeo

Sebi Romeo

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, Antonino Francesco Genovese presidente, Sabato Abagnale e Angela Mennella giudici, ha accolto l’appello proposto dai difensori di Sebi Romeo, gli avvocati Armando Veneto e Natale Polimeni, avverso l’ordinanza del gip che aveva rigettato la richiesta di sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella del divieto di dimora in Calabria, ed ha emesso ordinanza con cui ha sostituito i domiciliari con il divieto di dimora in Calabria, disponendo l’immediata liberazione del consigliere regionale ex capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale della Calabria.

Sebi Romeo, tra gli arrestati dell’operazione Libro Nero, condotta lo scorso luglio dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria che ha eseguito 17 misure cautelari, è indagato per tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio in concorso e destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi la sua posizione era stata stralciata.

La sua vicenda infatti è estranea al resto dell’indagine propriamente antimafia, e vede Sebi Romeo coinvolto insieme ad altri due arrestati – un maresciallo della guardia di finanza e il segretario pro tempore del Pd di Melito Porto Salvo – per il solo reato di tentata corruzione. In particolare secondo l’accusa il maresciallo avrebbe inteso avvicinare ed incontrare di persona il politico Sebastiano Romeo, per il tramite del segretario pd melitese, con lo scopo di rivelare al consigliere regionale notizie riservate su attività di indagine che lo riguardavano, in cambio di favori personali.

Fabio Papalia

Exit mobile version