Meningite: morta una sedicenne a Reggio Calabria

Deceduta ieri al Grande ospedale metropolitano

Grande Ospedale Metropolitano

Grande Ospedale Metropolitano, Reggio Calabria

Una ragazza di sedici anni, M.A., è morta di sepsi meningococcica a Reggio Calabria. A darne notizia è la direzione aziendale del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, che in una nota esprime “la propria tristezza per la scomparsa della giovane ed il cordoglio ai suoi familiari e, seppur a poche ore da un evento così grave, ritiene doveroso fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato al decesso della sedicenne”. Il decesso è avvenuto per “Sepsi Meningococcica microbiologicamente accertata”, malattia dalla elevatissima mortalità anche quando opportunamente e tempestivamente trattata.

La giovane è giunta al pronto soccorso alle ore 11:18 di ieri, dopo che da alcuni giorni era iniziata la sintomatologia, e subito ricoverata in pediatria. Le sue condizioni cliniche sono apparse subito critiche e si sono aggravate repentinamente, così come spiega la direzione del Gom, per una “severa insufficienza multiorgano ed una grave coagulopatia da consumo”. Il decesso è avvenuto nella stessa giornata, alle ore 14, dopo che medici e infermieri dei reparti di pediatria, cardiologia, rianimazione ed ematologia hanno avviato prontamente le manovre rianimatorie, ripetute e prolungate, nonché tutte le necessarie indagini diagnostiche strumentali e di laboratorio.

La diagnosi definitiva è stata effettuata nella mattina del 6 gennaio in seguito alla positivizzazione dell’emocoltura effettuata il giorno precedente sulla quale è stata eseguita multiplex-PCR per la ricerca di batteri nel sangue (FilmArray) confermata dall’esame batterioscopico; successivamente si procederà alla caratterizzazione del sierogruppo.

La diagnosi è stata notificata al direttore dell’ufficio di igiene dell’Asp di Reggio Calabria. La direzione aziendale rivolge un appello per evitare ogni ingiustificato allarmismo, considerato che il contagio di questa patologia si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con una persona colpita dall’infezione.

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