All’indomani dell’11 settembre 2001 gli Stati Uniti ed il mondo occidentale si risvegliarono desiderosi della presenza dello Stato nella loro vite, al fine di sentirsi più sicuri, più protetti, verso un nemico invisibile che minava dall’interno il sistema di certezze quotidiane.
Era il “Patriot act”, 342 pagine di limitazioni della libertà personale, sospensione di diritti civili, straordinari poteri di investigazione e di indagine, intercettazioni telefoniche, perquisizioni di case e uffici, controlli serrati alle frontiere. Il tutto sacrificato in nome della sicurezza.
Suona familiare in questo momento? Diciamo non troppo distante dalla quotidianità odierna, ma senza i flash mob canori sui balconi.
Andiamo a vedere come si stanno muovendo alcuni paesi contro una minaccia invisibile ma reale e potenzialmente letale.
Ieri sera il governo israeliano ha approvato misure di emergenza che consentono allo Shin Bet di rintracciare i telefoni cellulari di coloro che sono stati infettati dal virus e di coloro che avevano avuto contatti con gli infetti nei 14 giorni precedenti alla diagnosi, al fine di informarli tramite SMS che dovranno entrare in auto quarantena domestica.
Il provvedimento sarà valido solo durante la crisi del corona -virus e per 30 giorni, al termine dei quali le informazioni saranno interamente cancellate. Lo Shin Bet non sarà autorizzato ad utilizzare i dati per nessun altro scopo, potrà operare senza un ordine del tribunale e i dati saranno forniti immediatamente al Ministero della Salute. La violazione di queste istruzioni sarà considerata un reato.
Il governo spagnolo ha invece sospeso la libera circolazione dei cittadini ed ha ristabilito i controlli alle frontiere, mentre in sole 24 ore il numero di persone infette da coronavirus è aumentato di oltre 1.000 in più a 9.191 infette tra cui il presidente della Generalitat ed il presidente della Comunità di Madrid. La speranza è che le misure adottate servano a frenare il virus. La Spagna ha avuto un approccio ancora più restrittivo rispetto al nostro paese: I cittadini per esempio non potranno svolgere alcuna attività sportiva all’aperto, potranno invece celebrare i matrimoni , ma con severissime limitazioni.
In Francia, invece, in principio il Governo non sembrava intenzionato a seguire le linee guida di Italia e Spagna. Il ministero dell’interno che da 18 mesi combatte contro le proteste dei gilet gialli e delle Banlieu , non appariva particolarmente convinto del confinamento dei cittadini all’interno delle abitazioni. Questa sera alle 20 Macron parlerà alla nazione illustrando le decisioni prese nel corso del consiglio di Difesa odierno e le limitazioni saranno affini a quelle Italiane.
L’Italia, seppur con le criticità del caso, è passata pertanto dall’essere l’untore occidentale al modello di riferimento. Una rivincita non da poco.
Anche Boris Johnson, dopo l’uscita di due giorni fa che preannunciava una “grande scrematura” di anziani inglesi sembra sia rientrato sui suoi passi e stasera parlerà alla nazione. E che la situazione sia delicata è indicativo che la Regina ieri abbia lasciato Buckingham Palace. A sorpresa.
Va bene essere “Patriot”, ma molto italianamente…. non si sa mai.
Salvatore De Blasio