Le serrate indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno consentito di far piena luce sulla morte di Pasquale Schirripa, sessantunenne, operaio specializzato Enel, il cui cadavere è stato trovato nella mattinata del 17 marzo nell’isolata contrada Furro di Gioiosa Jonica. A uccidere Pasquale è stato, per errore, S.R., sessantaquattrenne, incensurato, pensionato, di Marina di Gioiosa Jonica, che ieri pomeriggio, dopo aver nascosto a tutti la verità, ha deciso di presentarsi in caserma assieme al suo difensore, per raccontare, al sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri e ai Carabinieri, quanto realmente accaduto.
Alle prime luci dell’alba del 17 marzo S.R. ha raggiunto il cugino Pasquale in contrada Furro di Gioiosa Jonica e assieme a quest’ultimo si prodigava per abbattere un cinghiale che nel corso della notte si era introdotto all’interno della porcilaia di proprietà della vittima. Pasquale Schirripa all’interno del recinto cercava di attirare il cinghiale verso la rete metallica al di là della quale S.R., armato di fucile, avrebbe dovuto abbatterlo. Tuttavia, verosimilmente a causa della fitta vegetazione frapposta tra i due cugini, S.R. alla vista del cinghiale ha esploso due colpi di fucile cal.12 causando il ferimento dell’animale e l’uccisione di Schirripa.
I militari della Sezione Operativa di Roccella Jonica unitamente ai Cacciatori di Calabria sulla base delle indicazioni fornite dal reo confesso, hanno rinvenuto, occultata tra la fitta vegetazione, una doppietta cal.12 con matricola abrasa. S. R. è stato deferito in stato di libertà per omicidio colposo e porto illegale di arma clandestina.