‘Ndrangheta. Operazione Pedigree: tutti i dettagli e i nomi degli arrestati

Fatta luce sui danneggiamenti al bar sul viale Calabria

Reggio Calabria – Alle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di complesse e articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, la Squadra Mobile reggina – con il supporto degli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine della Calabria – nel corso di una vasta operazione di polizia convenzionalmente denominata Pedigree, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere n. 3930.2017 R.G.N.R. D.D.A., n. 2450.2018 R.G.G.I.P D.D.A. e n. 11.20 – 13.20 R.O.C.C. D.D.A., emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria in data 22.06.2020, nei confronti dei seguenti soggetti (ad eccezione di RIMOSSO PER OBLIO nei confronti del quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari per ragioni di salute), ritenuti presunti responsabili di associazione mafiosa (cosca Serraino e Libri) e, a vario titolo, di estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, illecita concorrenza con violenza o minaccia, incendio, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa:

ELENCO RIMOSSO PER OBLIO

Contestualmente agli arresti sono state eseguite perquisizioni personali e domiciliari e il sequestro preventivo delle seguenti imprese, disposto dal gip su richiesta della Dda:

  1. ditta individuale denominata “RIMOSSO PER OBLIO”, esercente l’attività di commercio di prodotti alimentari, con sede a Reggio Calabria;
  2. ditta individuale denominata “RIMOSSO PER OBLIO” esercente l’attività di commercio di prodotti alimentari, con sede in Reggio Calabria;
  3. bar “RIMOSSO PER OBLIO” riconducibile all’impresa individuale “RIMOSSO PER OBLIO”, con sede a Reggio Calabria;
  4. impresa individuale “RIMOSSO PER OBLIO” con sede a Reggio Calabria.

E’ stato inoltre eseguito il sequestro preventivo della seguente impresa, disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia:

Le indagini della Squadra Mobile che hanno portato all’operazione Pedigree

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà – sotto le direttive dei sostituti procuratori della D.D.A. di Reggio Calabria Stefano Musolino, Walter Ignazitto, Paola D’Ambrosio e Diego Capece Minutolo – documentano l’esistenza e l’operatività delle potenti cosche Serraino e Libri ed offrono uno spaccato estremamente chiaro delle dinamiche criminali delle predette cosche di ‘ndrangheta operanti, attraverso le loro articolazioni territoriali, nel quartiere di San Sperato e nella frazione Gallina, nonché nel comune di Cardeto (Reggio Calabria) e in Gambarie d’Aspromonte, soprattutto nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori e commercianti locali, nell’imposizione con violenza e minaccia di beni e servizi e nell’impiego dei proventi delle attività delittuose in esercizi commerciali nel campo della ristorazione (bar) e della vendita di frutta, intestati a compiacenti prestanomi allo scopo di eludere l’applicazione delle disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali e il sequestro delle imprese ai sensi della normativa antimafia.

La cattura del latitante RIMOSSO PER OBLIO

L’inchiesta ha avuto inizio l’1 settembre 2017 quando gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno catturato (unitamente ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri), all’interno di un immobile di Reggio Calabria, il latitante RIMOSSO PER OBLIO, sottrattosi all’esecuzione di un provvedimento di residuo pena (7 anni ed 1 mese di reclusione) di pregresse condanne riportate per i delitti di associazione mafiosa, tentata rapina, tentata estorsione in concorso e violazione della normativa in materia di armi.
I reati per i quali il RIMOSSO PER OBLIO era stato condannato erano, già di per sé, rappresentativi della sua caratura criminale e denotavano la sua piena appartenenza alla ‘Ndrangheta ed in particolare alla sua articolazione territoriale riconducibile alla cosca Serraino.

Le investigazioni – svolte dalla Squadra Mobile con l’irrinunciabile strumento delle intercettazioni – hanno consentito di confermare la piena operatività della cosca Serraino e di accertare:

Il vertice della predetta articolazione della ‘ndrangheta è oggi rappresentato da RIMOSSO PER OBLIO, genero di RIMOSSO PER OBLIO (don RIMOSSO PER OBLIO) che era stato uno dei principali collaboratori di Francesco Serraino, noto come il “boss della montagna“, assassinato durante la seconda guerra di ‘ndrangheta. Nel corso degli anni, RIMOSSO PER OBLIO ha acquisito una sempre maggiore importanza nell’ambito dei gruppi mafiosi, riuscendo ad arrivare ai vertici della cosca Serraino, con specifica competenza territoriale nel quartiere di San Sperato, grazie anche ai rapporti che ha saputo coltivare, durante la sua carcerazione con alcuni rappresentanti carismatici di altre consorterie della ‘Ndrangheta reggina.

Il legame del gruppo RIMOSSO PER OBLIO con la cosca Labate

Lo strettissimo legame del gruppo RIMOSSO PER OBLIO con la cosca Labate (intesi i “Ti Mangiu”) è stato al centro delle dichiarazioni del collaboratore di Giustizia RIMOSSO PER OBLIO ma emerge anche dagli scambi epistolari tra i detenuti RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, capi della due consorterie criminali, nonché dalle parole di stima ed ammirazione che, nei confronti del RIMOSSO PER OBLIO, spendeva RIMOSSO PER OBLIO, intercettato nell’ambito dell’indagine coordinata dalla D.D.A. che agli inizi di quest’anno ha portato all’esecuzione dell’operazione Heliantus ad opera della Squadra Mobile.

Inoltre la stessa presenza di alcuni esercizi commerciali riconducibili a soggetti affiliati al sodalizio criminale guidato da RIMOSSO PER OBLIO come il “RIMOSSO PER OBLIO” e “RIMOSSO PER OBLIO” di RIMOSSO PER OBLIO e il bar “RIMOSSO PER OBLIO” ascrivibile a RIMOSSO PER OBLIO (detto “RIMOSSO PER OBLIO”) sul Viale Calabria (in piena zona Labate) ne è la chiara dimostrazione.

Ed ancora i contatti tra RIMOSSO PER OBLIO e il suo affiliato RIMOSSO PER OBLIO confermano lo stretto vincolo esistente con la ‘ndrina Labate e, in particolare, con uno dei suoi colonnelli individuato in RIMOSSO PER OBLIO. Proprio a quest’ultimo faceva riferimento RIMOSSO PER OBLIO quando chiedeva a RIMOSSO PER OBLIO di interessare RIMOSSO PER OBLIO al fine di riferirgli di far spostare, dal Viale Calabria, il bar “RIMOSSO PER OBLIO” di RIMOSSO PER OBLIO, a suo tempo aperto con il benestare della famiglia Labate – sulla base di un rapporto di solida amicizia e di un legame di proficua collaborazione tra le rispettive “famiglie” – proprio perché quell’esercizio commerciale era un’attività di diretto interesse di RIMOSSO PER OBLIO.

Il rapporto di collaborazione tra la cosca Serraino e quella dei Labate è altresì denotato dai contatti tra RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, figlio di RIMOSSO PER OBLIO e nipote del boss RIMOSSO PER OBLIO. La RIMOSSO PER OBLIO infatti, adempiendo alle sue consuete funzioni di “postina“, consegnava al rampollo dei “Ti mangiu” una lettera proveniente da RIMOSSO PER OBLIO, concernente alcuni “lavori” di interesse del detenuto. Nel corso delle intercettazioni, per di più, i sodali rievocavano una cena cui avevano partecipato RIMOSSO PER OBLIO, suo suocero RIMOSSO PER OBLIO e “compare RIMOSSO PER OBLIO”, ovvero il boss di Gebbione RIMOSSO PER OBLIO.

I rapporti con la cosca Libri

Quanto alla cosca Libri di Cannavò, occorre evidenziare che taluni dissidi (manifestati, in particolare, da RIMOSSO PER OBLIO) non hanno impedito un fattivo e proficuo dialogo ogni qual volta si è posta l’esigenza di risolvere problematiche comuni.

La protezione per un dentista dalle richieste estorsive

In tal senso appare emblematica, innanzitutto, la vicenda relativa all’intervento del RIMOSSO PER OBLIO in favore di un dentista, destinatario di richieste estorsive nella frazione Gallina. Nella circostanza RIMOSSO PER OBLIO (coadiuvato da RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, esponenti della cosca Serraino) ha incontrato l’indagato RIMOSSO PER OBLIO (“compare RIMOSSO PER OBLIO”), nella sua qualità di esponente di vertice del gruppo mafioso dei Libri a Gallina in modo da perorare la causa del professionista assicurandogli la protezione della cosca.

Estremamente significativi sono inoltre i contatti intrattenuti da RIMOSSO PER OBLIO con due esponenti apicali della cosca Libri: RIMOSSO PER OBLIO (detto RIMOSSO PER OBLIO), apprezzato per la sua straordinaria affidabilità criminale, e RIMOSSO PER OBLIO. Circostanza emersa quando – a seguito del danneggiamento subito da una pizzeria di proprietà di un soggetto vicino al gruppo RIMOSSO PER OBLIO, i sodali si attivavano per cercare di identificare gli autori dell’intimidazione. Trattandosi di un esercizio commerciale ricadente nella zona di influenza dei Libri, RIMOSSO PER OBLIO affermava di essersi già confrontato con RIMOSSO PER OBLIO, da lui conosciuto come l’attuale reggente di quella cosca e con il quale vantava un rapporto di costante e rispettosa collaborazione.

I contatti con la cosca De Stefano-Tegano e con RIMOSSO PER OBLIO

Sono stati accertati, inoltre, rilevanti contatti con la famiglia De Stefano-Tegano. In particolare appaiono documentate le relazioni con RIMOSSO PER OBLIO, storico esponente del potente clan di Archi. Nell’ottobre 2018, RIMOSSO PER OBLIO parlava con RIMOSSO PER OBLIO di una lettera che le era stata inviata dal carcere dal marito RIMOSSO PER OBLIO. Al riguardo, il RIMOSSO PER OBLIO le riferiva di essersi già attivato per organizzare un incontro con un soggetto di Archi, secondo le direttive ricevute del boss detenuto. Nel successivo mese di novembre 2018, RIMOSSO PER OBLIO discuteva con RIMOSSO PER OBLIO dell’imminente apertura del bar “RIMOSSO PER OBLIO” e della necessità di stipulare un contratto di fornitura di acqua minerale con una ditta di RIMOSSO PER OBLIO. In quella circostanza RIMOSSO PER OBLIO, però, mostrava qualche perplessità, non avendo ancora ricevuto il nulla osta del coniuge RIMOSSO PER OBLIO, né del padre RIMOSSO PER OBLIO, ma RIMOSSO PER OBLIO le riferiva che era stato proprio RIMOSSO PER OBLIO a richiedere il contatto con RIMOSSO PER OBLIO, indicato, cripticamente, solo con alcune sillabe (“RIMOSSO PER OBLIO”) del suo “ingombrante” cognome, inviandogli alcune “imbasciate” che egli stesso aveva recapitato al noto ‘ndranghetista di Archi.
Il primo contatto con RIMOSSO PER OBLIO, su mandato di RIMOSSO PER OBLIO, era stato avviato quando era stata aperta la panetteria “RIMOSSO PER OBLIO” a Reggio Calabria. Trattandosi di un esercizio commerciale insistente in una zona non sottoposta al controllo della cosca dei Serraino, bensì sotto il dominio della cosca De Stefano-Tegano, nel rispetto delle regole della ‘ndrangheta, RIMOSSO PER OBLIO, per ordine di RIMOSSO PER OBLIO, aveva allertato RIMOSSO PER OBLIO, sia per ottenere il necessario nulla osta all’apertura, sia per ricevere aiuto nell’accaparramento di clienti. Un’ulteriore “imbasciata” era stata recapitata a RIMOSSO PER OBLIO affinché si interessasse, in ragione dei buoni rapporti con RIMOSSO PER OBLIO, al reperimento di macchinari aziendali necessari per l’apertura di un esercizio commerciale.
Ancora, nel maggio 2019, all’atto dell’apertura del nuovo negozio di frutta e verdura intestato a RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO – che di fatto lo gestiva – aveva ricevuto la visita di un fornitore di formaggi, accompagnato da RIMOSSO PER OBLIO. Quest’ultimo, che si era portato nel negozio per “presentarsi”, aveva cambiato atteggiamento trovandosi di fronte il RIMOSSO PER OBLIO, che evidentemente conosceva come esponente della cosca Serraino. RIMOSSO PER OBLIO aveva quindi spiegato di avere iniziato la gestione della rivendita di frutta e verdura per fare un favore a “suo compare”, ovvero al detenuto RIMOSSO PER OBLIO. Di fronte a tale osservazione, RIMOSSO PER OBLIO aveva ostentato solidarietà nei confronti del boss di San Sperato, imprecando e dolendosi per la sua perdurante condizione detentiva.
I buoni rapporti della cosca Serraino con il gruppo di RIMOSSO PER OBLIO si colgono anche da un’ulteriore vicenda relativa ad alcuni investimenti nel settore della distribuzione del caffè, su richiesta del detenuto RIMOSSO PER OBLIO. In tale contesto si registrava l’alacre operatività di RIMOSSO PER OBLIO che si poneva alla ricerca di preventivi per l’acquisto delle auspicate forniture. RIMOSSO PER OBLIO parlava a RIMOSSO PER OBLIO dell’opportunità di acquistare il caffè commercializzato da RIMOSSO PER OBLIO, operante nei pressi di piazza Carmine di Reggio Calabria. Il prezzo praticato da RIMOSSO PER OBLIO si rivelava particolarmente vantaggioso grazie all’intermediazione di esponenti delle cosche di Archi e RIMOSSO PER OBLIO si era presentato dal commerciante insieme a dei soggetti appartenenti all’entourage criminale del RIMOSSO PER OBLIO, inducendo il venditore ad applicare un forte sconto sul prezzo di mercato (senza alcun rincaro rispetto al prezzo che era praticato al commerciante dal suo fornitore).
Di sicuro rilievo risultano poi i contatti con RIMOSSO PER OBLIO nipote dei defunti boss RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, storici capi della più temibile cosca di Archi, nonché figlio di RIMOSSO PER OBLIO. RIMOSSO PER OBLIO si recava presso l’abitazione di RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, per discutere di alcune incomprensioni con RIMOSSO PER OBLIO, cognato di RIMOSSO PER OBLIO. Prima di affrontare RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO aveva sentito l’esigenza di avvisare i RIMOSSO PER OBLIO e, per il loro tramite, lo stesso RIMOSSO PER OBLIO, visti i rapporti di “fraterna amicizia” che legavano i due.

Il supporto economico ai detenuti e ai loro familiari

Dalle attività di indagine è emersa la capacità dell’organizzazione mafiosa capeggiata dal RIMOSSO PER OBLIO di supportare economicamente i detenuti e i loro familiari con finanziamenti derivanti dai proventi estorsivi. Ed invero, durante la carcerazione, RIMOSSO PER OBLIO e i suoi familiari sono stati aiutati da numerosi sodali. Un importante contributo è stato assicurato da RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO. RIMOSSO PER OBLIO aveva il compito di accompagnare RIMOSSO PER OBLIO ai colloqui con il marito presso la Casa Circondariale di Torino, facendosi interamente carico delle spese del viaggio. RIMOSSO PER OBLIO si occupava delle assunzioni lavorative di affiliati o comunque di soggetti legati al sodalizio. Informava costantemente RIMOSSO PER OBLIO e quest’ultima il padre RIMOSSO PER OBLIO sulla spartizione dei posti di lavoro tra i componenti dell’associazione criminale, secondo criteri che rispondevano alle logiche organizzative e gerarchiche tipiche della ‘ndrangheta. RIMOSSO PER OBLIO si era anche prodigato per trovare una sistemazione lavorativa a un soggetto vicino ai De Stefano. Analogamente al RIMOSSO PER OBLIO, anche RIMOSSO PER OBLIO sosteneva la famiglia di RIMOSSO PER OBLIO chiedendo somme di denaro a titolo estorsivo ad alcuni esercenti per il mantenimento del boss detenuto.

La gestione della cosca dal carcere

Nonostante fosse detenuto nel carcere di Torino, RIMOSSO PER OBLIO riusciva a gestire gli affari illeciti della cosca attraverso i colloqui con la moglie RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, mediante un costante rapporto epistolare con gli affiliati, in particolare con la moglie, nonché con l’utilizzo di dispositivi cellulari introdotti abusivamente all’interno della struttura carceraria e infine avvalendosi del servizio di messaggistica “email” attivo nella struttura di detenzione.
RIMOSSO PER OBLIO ha operato costantemente come postina della cosca guidata dal coniuge RIMOSSO PER OBLIO, trasmettendo messaggi (imbasciate) e informazioni essenziali per l’operatività del gruppo mafioso e per l’esercizio della funzione di comando del RIMOSSO PER OBLIO. Quest’ultimo, pur essendo detenuto, ha continuato a svolgere le sue funzioni di capo cosca, impartendo direttive dal carcere per eseguire estorsioni e pianificare intestazioni fittizie di beni, grazie innanzitutto ai colloqui con la moglie, alla corrispondenza epistolare ed elettronica e ai telefoni cellulari clandestinamente introdotti in cella.
Il RIMOSSO PER OBLIO utilizzava dunque lettere formalmente indirizzate alla moglie per impartire disposizioni ai membri della cosca, che la donna provvedeva a far recapitare. In particolare, dava disposizioni all’affiliato RIMOSSO PER OBLIO su come comportarsi in occasione della riscossione delle estorsioni da imprenditori e commercianti. In una circostanza, tramite una lettera diretta alla RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO si era lamentato dei modi alquanto garbati che, a suo parere, RIMOSSO PER OBLIO era solito usare nei confronti dei soggetti che manifestavano difficoltà nei pagamenti. In buona sostanza il capo cosca avrebbe voluto che il suo affiliato – in caso di inottemperanza alle richieste – passasse alle maniere forti, in modo da imporre il rispetto degli impegni presi (“… perché non hai preso un nervo per dare una ripassata a quattro, cinque o per andare ad importi…).

Le incomprensioni di RIMOSSO PER OBLIO con RIMOSSO PER OBLIO: “Se devo andare a sparare ad uno, vado”

RIMOSSO PER OBLIO, dal canto suo, si mostrava infastidito dalle incomprensioni con il boss detenuto e pretendeva il rispetto che gli era dovuto in ragione della sua fedele affiliazione alla cosca Serraino (“dote” a suo tempo conferitagli dalla casa madre della consorteria dei Serraino “della montagna”) ma era favorevole a seguire le leggi della cosca, sottolineando di non avere problemi ad adempiere persino a mandati omicidiari, laddove fosse stato necessario per dare attuazione alle regole della ‘ndrangheta, (“Se devo andare a sparare ad uno, vado”).

I rapporti con RIMOSSO PER OBLIO e il telefono “allungato” da un agente corrotto della Polizia penitenziaria

Con le medesime modalità operative, RIMOSSO PER OBLIO intratteneva rapporti epistolari anche con RIMOSSO PER OBLIO, genero del defunto RIMOSSO PER OBLIO detto il “RIMOSSO PER OBLIO”.
Dall’indagine emergevano, inoltre, diversi elementi che dimostrano come RIMOSSO PER OBLIO, grazie alla corruzione di un agente di polizia penitenziaria e al costante supporto dei sodali RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, nonché di altri detenuti, avesse a disposizione telefoni cellulari e alcune schede “citofono” con le quali riusciva a comunicare riservatamente con l’esterno, impartendo disposizioni sia alla moglie che ad altri sodali attinenti alle dinamiche e alle attività delittuosa della cosca di cui continuava a tenere le redini nonostante lo stato di detenzione carceraria. Era lo stesso RIMOSSO PER OBLIO a spiegare, nel corso di una conversazione captata nel mese di aprile 2019, come fosse riuscito ad introdurre all’interno della Casa Circondariale l’apparecchio telefonico e nel fare riferimento a “guardie corrotte” affermava che uno degli agenti penitenziari (non identificato), dietro pagamento di 500 euro, si era prestato a consegnargli abusivamente il telefono. L’apparecchio cellulare veniva rinvenuto, il 9 aprile 2019, nel corso di una perquisizione della cella di RIMOSSO PER OBLIO. Nel maggio 2019 – dopo il sequestro del telefono e il trasferimento in un altro carcere – il boss ricominciava ad utilizzare il metodo di comunicazione epistolare.

Il controllo del territorio e le estorsioni ai commercianti

L’attività investigativa ha dimostrato come la cosca guidata da RIMOSSO PER OBLIO controlli capillarmente il territorio sul quale esercita il dominio mafioso e sia dedita all’intimidazione e alla violenza in funzione dell’accaparramento di proventi estorsivi a carico di imprenditori e commercianti. Nell’ottica della massimizzazione dei profitti, il RIMOSSO PER OBLIO non ha esitato ad ordinare la distruzione del bar dell’associato RIMOSSO PER OBLIO per avvantaggiare l’altro sodale RIMOSSO PER OBLIO, operante nella stessa zona, dal quale avrebbe ottenuto maggiori prebende.

I danneggiamenti del bar “RIMOSSO PER OBLIO”

Ed invero, in qualità di gestore di fatto del bar “RIMOSSO PER OBLIO” sul Viale Calabria, RIMOSSO PER OBLIO aveva promesso al RIMOSSO PER OBLIO somme di denaro per essere stato autorizzato ad aprire il bar nella zona notoriamente controllata dai Labate. Tuttavia il RIMOSSO PER OBLIO, ritenendosi non soddisfatto dalle prestazioni del RIMOSSO PER OBLIO – il quale, peraltro, avrebbe riferito di aver aperto l’esercizio commerciale senza il placet di alcuno – aveva preferito ampliare i suoi guadagni accettando maggiori offerte da RIMOSSO PER OBLIO, titolare del “RIMOSSO PER OBLIO”, ubicato nelle vicinanze del “RIMOSSO PER OBLIO”, finché il RIMOSSO PER OBLIO aveva deciso di farlo chiudere con due gravi danneggiamenti eseguiti mediante incendio dal RIMOSSO PER OBLIO. Assunta la determinazione di azzerare la concorrenza del RIMOSSO PER OBLIO, il boss forniva dal carcere le indicazioni di dettaglio alla moglie, celate da un linguaggio criptico, ma ben noto alla RIMOSSO PER OBLIO la quale, ancora una volta, si prestava a fare da vettore delle disposizioni del capocosca agli affiliati. RIMOSSO PER OBLIO impartiva le sue direttive facendo ricorso ad espressioni relative all’ambiente dei “cani”. Nello specifico l’espressione “Tenere il cane di Monica” stava a significare che doveva essere danneggiato il bar “RIMOSSO PER OBLIO” di RIMOSSO PER OBLIO, coniugato con RIMOSSO PER OBLIO. RIMOSSO PER OBLIO aveva individuato nel sodale RIMOSSO PER OBLIO – assiduo frequentatore della famiglia RIMOSSO PER OBLIO e noto come ” picchiatore” e “demolitore” – il soggetto che doveva porre in essere l’azione delittuosa (indicata con le locuzioni “monta” e “accoppiamento”) rispetto alla quale era necessario osservare la massima riservatezza. E così, nella serata del 12 aprile 2019, il bar “RIMOSSO PER OBLIO” sito in Viale Calabria, subiva un grave danneggiamento causato da un incendio doloso. A commettere il delitto non era stato però RIMOSSO PER OBLIO come disposto dal RIMOSSO PER OBLIO ma lo stesso RIMOSSO PER OBLIO che aveva agito – in anticipo rispetto al RIMOSSO PER OBLIO – non avendo bene inteso le disposizioni date dal boss dal carcere. Da quel momento RIMOSSO PER OBLIO avrebbe preteso da RIMOSSO PER OBLIO l’elargizione di cospicue somme di denaro, sicché disponeva alla moglie di contattare il predetto per chiarire che della vicenda del danneggiamento, finalizzato appunto ad eliminare la concorrenza del bar “RIMOSSO PER OBLIO” del RIMOSSO PER OBLIO, avrebbe preferito occuparsene lui direttamente (il RIMOSSO PER OBLIO). Ulteriori intese intercorse evidentemente con il RIMOSSO PER OBLIO consentivano al RIMOSSO PER OBLIO di riaprire il bar.

RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO quindi concordavano che se RIMOSSO PER OBLIO avesse riaperto il bar, essi avrebbero posto in essere ulteriori danneggiamenti (“accoppiamenti”). Il 13 maggio 2019, RIMOSSO PER OBLIO avviava i lavori di ristrutturazione dell’esercizio commerciale. Ed esattamente 5 giorni dopo l’inizio dei lavori, il bar “RIMOSSO PER OBLIO” subiva un nuovo danneggiamento mediante incendio.

RIMOSSO PER OBLIO si è distinto anche per aver posto in essere atti di concorrenza sleale con minaccia e di natura estorsiva ai danni del proprietario di un immobile il quale è stato costretto a cedergli in locazione i locali destinati al bar anziché a due fratelli con i quali aveva in corso trattative. La spiccata autorevolezza criminale del RIMOSSO PER OBLIO, acquisita e pienamente avvertita dall’esterno, grazie alle frequentazioni con soggetti di altissima caratura criminale, come ad esempio RIMOSSO PER OBLIO, nonché il tono velatamente intimidatorio del linguaggio adoperato, inducevano il proprietario dei locali a non controbattere alle richieste del RIMOSSO PER OBLIO a difesa della propria libertà di autodeterminazione, ma anche a fornire una giustificazione a quell’affronto, mostrando tutta la propria accondiscendenza con un finale “voi siete il padrone signor RIMOSSO PER OBLIO”. RIMOSSO PER OBLIO aveva scelto di schermare l’esercizio da possibili provvedimenti ablativi, utilizzando l’espediente dell’intestazione fittizia, evidentemente preoccupato di possibili indagini in corso a suo carico.

Anche in relazione all’attività di panetteria il RIMOSSO PER OBLIO, coadiuvato dalla moglie RIMOSSO PER OBLIO e con il concorso materiale del sodale RIMOSSO PER OBLIO, ha imposto la sua forza di intimidazione mafiosa costringendo un rivenditore a fare rifornimento di pane presso l’esercizio abusivo dei coniugi (RIMOSSO PER OBLIO) che si servivano di un forno a legna in casa.

Coadiuvato dalla RIMOSSO PER OBLIO, il RIMOSSO PER OBLIO, ha posto in essere pressioni estorsive anche nei confronti del titolare di un bar di via San Sperato. La richiesta estorsiva, che doveva essere materialmente eseguita da RIMOSSO PER OBLIO, aveva ad oggetto la somma di euro 2.500,00. Il RIMOSSO PER OBLIO impartiva le direttive tramite l’utenza cellulare che deteneva clandestinamente presso il carcere di Torino, nonché tramite il servizio di messaggistica attivo presso la medesima struttura carceraria. Come erano soliti fare per discutere di estorsioni RIMOSSO PER OBLIO – che è titolare dell’impresa individuale denominata “RIMOSSO PER OBLIO”, con sede a Reggio Calabria – e RIMOSSO PER OBLIO utilizzavano espressioni tipiche delle attività di allevamento di cani, così da non destare sospetti in caso di intercettazioni. La pretesa estorsiva non andava a buon fine in quanto il commerciante aveva rappresentato l’impossibilità di fare fronte alla richiesta dal momento che versava in una situazione di “difficoltà” economica. È in questo momento che RIMOSSO PER OBLIO ordinava l’esecuzione di un’azione ritorsiva in danno della vittima, stabilendo modalità e tempistica della stessa, ovvero facendo riferimento ad un’azione di danneggiamento dell’esercizio commerciale della vittima. Decideva quindi di fare eseguire l’azione a RIMOSSO PER OBLIO dopo circa 20 giorni, con modalità analoghe a quelle adottate circa due anni prima. L’azione criminosa non si era concretizzata in quanto, subito dopo la registrazione delle suddette conversazioni, in data 2 maggio 2009, Personale della Squadra Mobile procedeva alla perquisizione dell’abitazione di RIMOSSO PER OBLIO.

Una ditta impegnata in lavori di ristrutturazione di un edificio a due piani fuori terra ubicato in Reggio Calabria, del valore di 40.000 euro, veniva costretta da RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, mediante minacce dirette ed indirette derivanti dalla forza intimidatrice della cosca, a corrispondere una percentuale sull’importo dei lavori da eseguire. I predetti venivano coadiuvati dai sodali RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO. L’estorsione si consumava nel marzo del 2019 e aveva ad oggetto la dazione da parte della vittima di euro 1.000,00.

A RIMOSSO PER OBLIO e a RIMOSSO PER OBLIO è contestato anche il delitto di estorsione aggravata perché, con minaccia implicita derivante dalla loro appartenenza alla cosca Serraino, costringevano un numero indeterminato di soggetti non identificati a rinunciare ai crediti che vantavano nei confronti del RIMOSSO PER OBLIO, tra cui uno di 105.000 euro a titolo di corrispettivo per alcuni lavori di edilizia dallo stesso commissionati. RIMOSSO PER OBLIO, intimava alle persone offese di non avanzare richieste di pagamento, avvertendole del suo personale interesse alla rimessione dei debiti del RIMOSSO PER OBLIO.

A RIMOSSO PER OBLIO è contestato il delitto di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di due o tre pistole mitragliatrici Beretta PM 12 o comunque armi aventi analoghe dimensioni e caratteristiche esteriori.

L’inchiesta ha dimostrato anche come alcuni indagati, in ragione della loro appartenenza alla cosca Serraino e della consapevolezza di potere essere destinatari di provvedimenti di custodia cautelare o di misure di prevenzione personale e patrimoniale, abbiano posto in essere un’accurata attività di fittizia attribuzione della titolarità di attività imprenditoriali al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine e le disposizioni di legge in tema di misure di prevenzione. I principali protagonisti di tali vicende sono stati RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO.

https://youtu.be/MOgfYl_b0H8

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