• Latest
  • Trending
  • All
Palermo. Operazione Eride: 15 arresti nella famiglia mafiosa di Corso Calatafimi

Palermo. Operazione Eride: 15 arresti nella famiglia mafiosa di Corso Calatafimi

21 Luglio 2020
Carabinieri arrestano in pieno centro 34enne per detenzione ai fini di spaccio

Carabinieri arrestano in pieno centro 34enne per detenzione ai fini di spaccio

25 Febbraio 2021
Operazione Nuovo Corso: 5 arresti per la cosca De Stefano – dettagli e nomi

Operazione Nuovo Corso: 5 arresti per la cosca De Stefano – dettagli e nomi

25 Febbraio 2021
Controlli della Polizia a Piazza Duomo durante le festività natalizie

Operazione “Nuovo Corso”. La cosca De Stefano e le estorsioni per i lavori di rifacimento del Corso Garibaldi e Piazza Duomo

25 Febbraio 2021
Corte d'Appello Reggio Calabria

Processo Gotha. In appello oltre 10 anni a Dimitri De Stefano

25 Febbraio 2021
Contrasto ai reati predatori. Cinque arresti delle Volanti durante il weekend

‘Ndrangheta: 5 arresti della Polizia di Stato per la cosca De Stefano

25 Febbraio 2021
Antonino Castorina

Brogli elettorali. Castorina annuncia ricorso in Cassazione e azioni giudiziarie

24 Febbraio 2021
Fabio Scionti

Operazione Helios: archiviazione per l’ex sindaco di Taurianova

24 Febbraio 2021
Domenica Catalfamo

Operazione Helios. Archiviazione per l’assessore Catalfamo: le precisazioni degli avvocati

23 Febbraio 2021
Rosanna Scopelliti

Approvato il regolamento per il diritto di accesso generalizzato

23 Febbraio 2021
Giustizia martello

Operazione Helios, archiviazione per Muraca, Albanese, Neri e Quartuccio

23 Febbraio 2021
“Behind the fence – Diario di un prigioniero di guerra”

“Behind the fence – Diario di un prigioniero di guerra”

23 Febbraio 2021
Pinacoteca civica

Dopo il Castello Aragonese riapre anche la Pinacoteca Civica a Reggio Calabria

23 Febbraio 2021
  • Home
venerdì, Febbraio 26, 2021
  • Login
Newz.it
  • Home
  • Info
    • Contattaci
    • Disclaimer
    • Google
    • Privacy
    • Pubblicità
    • Sondaggi
    • Collabora con noi
    • Newz.it seleziona aspiranti giornalisti
  • Calabria
    • Catanzaro
    • Cosenza
    • Crotone
    • Reggio Calabria
      • Città
      • Cronaca
      • Politica
      • Provincia
    • Vibo Valentia
  • Rubriche
    • Ambiente
    • Aziende
    • Cinema
    • Fisco e pensioni
    • Lavoro
    • Lettere al Direttore
    • Lex
    • Libri
    • Moda
    • Motori
    • Musica
    • Salute
    • Tecnologia
    • Televisione
    • Urbanistica
    • Viaggi e turismo
    • Tutorial
  • Italia
    • Abruzzo
    • Basilicata
    • Campania
    • Economia
    • Emilia Romagna
    • Esteri
    • Friuli Venezia Giulia
    • Lazio
    • Liguria
    • Lombardia
    • Marche
    • Molise
    • Piemonte
    • Puglia
    • Meteo
    • Sicilia
      • Agrigento
      • Caltanissetta
      • Catania
      • Enna
      • Messina
      • Palermo
      • Ragusa
      • Siracusa
      • Trapani
    • Sport
    • Toscana
    • Trentino Alto Adige
    • Umbria
    • Valle d’Aosta
    • Veneto
  • Video
No Result
View All Result
Newz.it
No Result
View All Result
Home Italia Sicilia Palermo

Palermo. Operazione Eride: 15 arresti nella famiglia mafiosa di Corso Calatafimi

Operazione dei Carabinieri contro Cosa Nostra

by newz
21 Luglio 2020
in Palermo
0
Share on FacebookShare on TwitterSend to Whatsapp

Palermo – Questa mattina, a Palermo, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 15 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e vendita di droga, commessi con l’aggravante delle finalità mafiose.

L’indagine, diretta dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, costituisce un’ulteriore fase di un’articolata manovra condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo sul mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli e in particolare sulla famiglia mafiosa di Corso Calatafimi che ha consentito di comprovare la perdurante operatività di quell’articolazione di cosa nostra.
Alcuni degli elementi indiziari emersi nel corso delle indagini erano già confluiti nel provvedimento di fermo d’indiziato di delitto emesso dalla DDA di Palermo ed eseguito il 4 dicembre 2018 – operazione “Cupola 2.0” – con la quale era stata smantellata la nuova commissione provinciale di cosa nostra palermitana, che si era riunita per la prima volta il 29 maggio 2018.

In quel contesto erano state già tratte in arresto 10 persone ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Pagliarelli, tra cui S.M., capo del mandamento mafioso, F.A., reggente della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi e S.S., referente del Villaggio Santa Rosalia.
La complessa indagine rivelava uno spaccato della realtà mafiosa palermitana e del suo diretto coinvolgimento in dinamiche legate al traffico e alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti di diverso genere, i cui proventi, decurtati del guadagno dei singoli spacciatori individuati e autorizzati a smerciare droga dal sodalizio, confluivano nelle casse dell’organizzazione.

Nello specifico, si cristallizzava, sin dalla sua genesi, una riorganizzazione della struttura criminale preposta alla gestione del traffico e della vendita di stupefacenti nel territorio controllato dalla famiglia mafiosa di Corso Calatafimi. La rimodulazione degli assetti veniva proposta a F.A., reggente della famiglia mafiosa, da un affiliato della consorteria, S.M., deciso a convincere il proprio referente mafioso ad affidargli, a pochi giorni dalla sua scarcerazione, la direzione operativa delle attività legate allo smercio di droga nell’area controllata dal sodalizio. Il progetto proposto da MIRINO otteneva l’avallo della figura verticistica della famiglia e comportava la contestuale estromissione dei soggetti sino a quel momento deputati a gestire il traffico illecito.

Attraverso lo stretto monitoraggio degli affiliati, si riuscivano a documentare le fasi precedenti, concomitanti e successive all’incontro riservato, avvenuto nel febbraio del 2017 all’interno di un’agenzia di onoranze funebri, tra F.A. e S.M., in cui si decideva, in favore del secondo, di estromettere il sodale precedentemente incaricato della gestione del traffico di stupefacenti, individuando la necessità di affidare a nuovi personaggi di massima fiducia il controllo della vendita di droga su Corso Calatafimi.

La nuova struttura veniva così articolata:

  • F.A., al vertice della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi, demandava la gestione operativa ad altri sodali, autorizzandone le iniziative di volta in volta prospettate, e manteneva i rapporti con le figure qualificate delle altre famiglie mafiose palermitane, intervenendo in prima persona in caso di frizioni tra i membri delle diverse consorterie;
  • M.S. ed E.S., deputati alla gestione operativa dei traffici e dello smercio della droga, fungevano da intermediari;
  • G.M., e F.G., responsabili della fornitura dello stupefacente ai pusher di livello inferiore, erano incaricati anche della riscossione del denaro derivante dalla vendita della droga;

L’approfondimento investigativo svolto sugli affiliati, inoltre, permetteva di registrare, nel marzo e nell’aprile 2018, due summit avvenuti all’interno di una “parruccheria” palermitana presieduti da F.A.: al primo partecipava S.M. e G.R., reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro; mentre al secondo prendeva parte, oltre al G.R., anche S.P., uomo d’onore della famiglia mafiosa di Porta Nuova nonché diretta espressione della volontà mafiosa del cugino G.D.G., capo del mandamento mafioso di Porta Nuova. Dopo alcune imprudenti espressioni di E.S., che aveva riportato al proprio referente mafioso un presunto inasprimento dei rapporti con la limitrofa consorteria, originato da alcune incomprensioni su quali fossero le fonti legittime di approvvigionamento dello stupefacente, infatti, i due incontri si erano resi necessari per chiarire, piuttosto, la persistenza di ottime relazioni tra i sodalizi e l’intenzione di continuare a collaborare nell’illecito traffico e nella successiva redistribuzione di stupefacenti, attività illecita redditizia e funzionale a garantire introiti per cosa nostra palermitana.

Tags: arresticarabiniericosa nostramafiapalermo
Share207Tweet129Send
Previous Post

‘Ndrangheta: 75 arresti della DDA di Catanzaro tra Italia e Svizzera

Next Post

Bergamo. Dia confisca oltre 1 milione di euro a eredi di imprenditore pluripregiudicato di origini calabresi

Next Post
Dia Direzione investigativa antimafia

Bergamo. Dia confisca oltre 1 milione di euro a eredi di imprenditore pluripregiudicato di origini calabresi

Newz.it

Copyright © 2020 Newz.it

Navigate Site

  • About
  • Advertise
  • Privacy & Policy
  • Contact

Follow Us

No Result
View All Result
  • Home

Copyright © 2020 Newz.it

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito utilizza cookies. Continuando a navigare su questo sito stai prestando il consenso all'utilizzo dei cookies. Leggi la nostra Privacy and Cookie Policy.