Danneggiamenti per la cucina della Tendopoli di San Ferdinando: avviso conclusione indagini a 9 extracomunitari

Un gruppo di migranti lo scorso 1 aprile ha dato vita a una protesta in piena pandemia da coronavirus contro la struttura installata dalla Regione Calabria

Tendopoli San Ferdinando

La tendopoli di San Ferdinando

San Ferdinando (Reggio Calabria) – Lo scorso 1 aprile, in occasione della protesta di un gruppo di migranti extracomunitari dimoranti presso la Tendopoli di San Ferdinando, erano stati compiute una serie di azioni illegali, di danneggiamenti e furti presso gli uffici amministrativi ed operativi della stessa tendopoli. La protesta di alcuni facinorosi si era scatenata contro la cucina che, in piena pandemia da coronavirus, la Regione Calabria voleva installare presso la Tendopoli.

Le indagini immediatamente avviate dal personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, diretto dal primo dirigente Diego Trotta, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi diretta dal procuratore Ottavio Sferlazza, hanno consentito di individuare i responsabili di tali reati.

La Procura della Repubblica ha, quindi, emesso avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari, ex art. 415 c.p.p., a carico di 9 soggetti, tutti precedentemente domiciliati presso la Tendopoli di San Ferdinando. Ai 9 indagati sono contestati i reati di danneggiamento aggravato ed interruzione di pubblico servizio in concorso, nonché, a carico di un 28 enne maliano, il reato di furto aggravato.

Nei confronti di tutti gli indagati sono stati già emessi dal Comune di San Ferdinando, ed eseguiti con l’assistenza degli agenti del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, i provvedimenti amministrativi di allontanamento dalla Tendopoli.

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