Sausalito è una città della Contea di Marin, in California, non lontana dalla baia di San Francisco .
Questa amena cittadina di settemila anime viene citata in 20 canzoni, e non ce ne vogliano, ma quella meno conosciuta è forse quella dei nostri Matia Bazar. Eppure è proprio quella in cui non viene nemmeno citata che l’ha consegnata alla storia della musica.
Se vi trovaste a passeggiare lungo il waterfront di questa piccola cittadina americana fermatevi un attimo al Waldo point, respirate a pieni polmoni la brezza marina e guardate il lento scorrere delle navi che da lì a poco attraverseranno il Golden Gate Bridge mentre la marea scivola via.
Ecco, se lo state facendo, in quel preciso istante state ripercorrendo la stessa cosa che ispirò Otis Redding a scrivere una delle più iconiche canzoni americane e della storia del Rock. Quella “Sittin’ on the Dock of the bay “ che è stata riconosciuta come la sesta canzone più cantata di sempre da BMI nel 1999.
Pare che Redding avesse scritto la bozza della canzone mentre in un momento di relax e malinconia della sua Georgia a bordo della barca del Promoter Bill Graham. La canzone venne successivamente completata qualche settimana dopo a Memphis con l’aiuto del chitarrista Steve Cropper e per uno scherzo del destino l’autore non ascolterà mai la versione finale del suo capolavoro. Il Dieci dicembre del 1967 , tre giorni dopo aver inciso “dock of the bay,” il bimotore Beechcraft 18 che il cantante aveva acquistato per agevolare gli spostamenti della band precipitò nei pressi del Lago Monona . Per Redding e sei membri della sua banda non ci fu nulla da fare.
A soli 26 anni si spegneva una delle voci soul più interessanti ed influenti della storia. Al funerale parteciparono 4500 persone tra cui James Brown, Sam & Dave e Wilson Pickett.
Sebbene la canzone non ripercorra lo stile di Redding ha attraversato ed infranto ogni barriera con quel suo motivo rilassante e quel fischiettare scanzonato. Ed è stata colonna sonora di film altrettanto iconici, come “Top Gun”.
È stato il canto d’addio di un grande performer che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del Soul Rock e ci piace immaginare che adesso la sua anima immortale abbia trovato pace nella sua Georgia e di tanto in tanto fischietti il motivetto di Dock of the bay mentre il tempo, per noi mortali, scorre tra una marea e l’altra.
Salvatore De Blasio