Mtv è nata il primo agosto del 1981 a New York, quando a mezzanotte sullo schermo appare l’immagine dell’allunaggio dell’Apollo 11 ed al posto della bandiera americana vi è il logo di un nuovo canale tv interamente dedicato alla musica. Le trasmissioni si aprono con John Lack allora vicepresidente della WNBC che esordisce dicendo “Ladies and gentleman, Rock & Roll“.
Era appena nata MTV (Music Television), e l’ironia del destino volle che il primo video della neonata televisione musicale fosse “Video Killed the Radio Star” dei Buggles.
La sensazione che si fosse davanti a una vera e propria rivoluzione culturale nel campo musicale era palese, tanto che l’idea iniziale di John Lack era di esordire con la storica frase di Neil Armstrong quanto toccò il suolo lunare, ma lo stesso Armstrong e i suoi avvocati non diedero l’assenso .
Bisognerà aspettare il 1987 affinché MTV sbarchi in Europa, sempre il 1 agosto e la prima sede sarà ad Amsterdam e successivamente a Londra.
In Italia il segnale fino al 1995 giungerà per sei ore al giorno, tramite satellite, ma è già in atto una vera e propria rivoluzione in campo musicale grazie a Band come Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden ed Alice in Chains, ma questo non escluderà la rotazione di video di Aerosmith, Bon Jovi, Tom Petty, U2 e tanti altri.
Il video stava diventando un potente mezzo di promozione e l’industria musicale investiva realizzando dei veri e propri capolavori, basti pensare a “Thriller” che John Landis (quello di Blues Brothers ndr) girò per Michael Jackson. Ma non era l’unico caso che un regista mainstream si cimentasse nel campo musicale.
Erano gli anni in cui Madonna destava scalpore con le croci in fiamme ed il cristo nero di “Like a prayer” e smuoveva coscienze trent’anni prima di BLM.
Quando su Mtv nacquero gli “Unplugged”
Uno dei momenti più rock della storia di MTV si deve probabilmente ai Bon Jovi, i quali all’apice del loro successo vennero chiamati a partecipare ai Music Awards dell’89. Quel giorno Jon decide di presentarsi solo con Richie Sambora, senza le componenti elettriche della band. Era appena nato l’unplugged (che in inglese significa letteralmente senza spina ovvero senza strumenti musicali elettrici), solo pezzi in acustico. E fu un trionfo.
L’esperimento piacque alla dirigenza della Tv e le vecchie canzoni prendevano nuova vita con il nuovo arrangiamento, da “Gallows Pole “ o “Kashmir” di Plant e Jimmy Page, ai R.E.M. che si esibirono due volte in unplugged, tutti volevano fare sentire le loro canzoni in una versione più intima. Bob Dylan, Oasis, Paul Mc Cartney, i Cranberries, i Cure, Eric Clapton e l’elenco si perde tra monumenti della storia del Rock e rampanti promesse.
E poi c’è l’Unplugged per eccellenza. Viene registrato il 18 Novembre del 1993 ai Sony Studios di New York e sebbene nessuno lo sappia ancora diverrà il primo album postumo dei Nirvana a causa del suicidio di Kurt Cobain nell’aprile del 1994.
Una performance intensa, intima, travolgente e malinconica , cruda ed avvolgente come è lo stile di questi ragazzi di Seattle. Il giorno del ritrovamento del corpo di Kurt Cobain MTV programmò ripetutamente l’esibizione della band, mentre nelle scuole superiori i ragazzi indossavano le t-shirt dei Nirvana, come un omaggio postumo.
Il declino di Mtv
Progressivamente la rete andrà perdendo la programmazione musicale puntando più sulla televisione generalista, la pubblicità incalza e i video lasciano spazio a Jersey Shore ed affini. A nulla serviranno le critiche da parte degli utenti musicofili, il mondo era cambiato, ancora una volta. Ma come nella migliore tradizione del Rock, i momenti in cui aveva brillato, e sono stati tanti, restano indimenticabili.
Salvatore De Blasio