Roma – Salvini al contrattacco. «Vado a testa alta in tribunale a Catania il 3 ottobre. Mi metterò sul comodino il countdown, come ai tempi del militare. È un processo surreale. Io non pretendevo una medaglia, ma andare a processo per sequestro di persona mi sembra un processo politico. Se così vogliono fare fuori me e la Lega si sono sbagliati». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, durante un’intervista a Start su SkyTg24.
Coronavirus, Salvini: mascherina in luoghi chiusi serve. Giovani usate la testa
“La mascherina quando serve va messa, ad esempio nei luoghi chiusi e nei treni. Dico ai giovani di usare la testa”. Ha detto ancora, a proposito dei dpi.
Caso camici: no fango su Fontana. Lombardia modello
“Cerchino i soldi che vogliono, non ci sono, ma evitino di infangare il buon nome di Fontana. Se devono attaccare la Lega attacchino me, ho le spalle larghe, ma chi attacca la Lombardia e la sua sanità ha un atteggiamento criminale. Averne, di sanità come quella lombarda in giro per l’Italia…”. Così Matteo Salvini durante l’intervista.
Quanto alla possibilità di ricandidare l’attuale presidente leghista della Regione alle prossime regionali, il leader della Lega precisa che “Fontana potrà candidarsi, se lo vorrà”. “So che la Regione sta lavorando a un progetto ‘Burocrazia zero’, per diventare la regione più sburocratizzata d’Italia. Ed è questo che gli imprenditori vogliono”, conclude.
Governo: sfida Conte: se così amato andiamo a votare
“Una sfida diretta con Conte? Magari…”. Così Salvini a chi gli chiedeva se fosse possibile una sfida elettorale diretta con il presidente del Consiglio.
“Conte si sente così amato? Io, andando in giro, ho un’impressione diversa. Ad ogni modo, chiediamolo agli italiani. Quale soluzione migliore che chiederlo agli italiani?”.
Mes: sarebbe cappio al collo per l’Italia
“Il Mes ha delle condizioni che sarebbero un cappio al collo per l’Italia, non vedo perché dovremmo mettere noi a rischio i risparmi degli italiani”. Così il leader del Carroccio.
Centrodestra: elettori decidono leader. E Lega primo partito
“Le leadership le decidono gli elettori. Il giorno del voto si decidono i leader, e la Lega è ampiamente il primo partito”. Così l’ex vicepremier rispondendo a una domanda sui rapporti di forza nel centrodestra.
Quirinale: sì accordo M5s se c’è nome di garanzia
E’ possibile un eventuale accordo Lega-M5s per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica? “Se ci sono nomi di garanzia, assolutamente sì”, risponde Matteo Salvini durante un’intervista a Start su SkyTg24. “L’importante – prosegue il leader della Lega – è che non ci sia qualcuno, come il Pd, disposto a bivaccare in Parlamento per un anno e mezzo, in attesa di poter incidere sull’elezione”.
A chi gli chiede se abbia in mente un nome come prossimo Presidente della Repubblica, il leader Lumbard risponde dicendo “più d’uno”. Il leader della Lega osserva anche: “Ma il 2022 è molto lontano, spero che sarà il nuovo Parlamento a fare questa scelta”. “E comunque, al di là dell’elezione, la mia preoccupazione adesso – ribadisce – è lo sblocco dei licenziamenti e i soldi da dare alle imprese, perché partite Iva e artigiani stanno morendo”.
Migranti: governo complice traffico esseri umani
“Questo governo – afferma Salvini – è complice del traffico di esseri umani ed è l’unico governo a livello europeo a esserlo”. Il problema dell’Italia non sono i giovani o gli anziani che portano i cagnolini in giro, ma i clandestini che anche in questo momento stanno sbarcando senza alcun controllo”, aggiunge il leader della Lega.
Open Arms: scelte condivise ma protagonisti scappano
“È chiaro e evidente a tutti che è un processo politico modello Palamara che vede protagonisti dell’epoca scappare in maniera ipocrita perché erano scelte condivise da tutti”. Così l’ex ministro dell’Interno durante un’intervista a Start su SkyTg24.
Poi, quanto all’invio dei documenti su Open Arms, il leader della Lega osserva che “a me non è arrivato nulla, a Giulia Bongiorno non è arrivato nulla. O li hanno mandati con un piccione viaggiatore all’ufficio sbagliato o non c’e’ nulla”.