Reggio Calabria – Simona Molinari chiude la 35 edizione di Catonateatro con il suo tour “Sbalzi d’amore “.
Artista dalla carriera decennale e poliedrica Simona Molinari può annoverare nel suo curriculum oltre a Sanremo dove quest’anno ha duettato con Raphael Gualazzi collaborazioni con Ornella Vanoni e Peter Cincotti, mentre il teatro l’ha vista interpretare il ruolo di Maria Maddalena nel Jesus Christ Superstar ed al cinema è stata la protagonista del film “C’è tempo” di Walter Veltroni. Ed è probabilmente questa sua voglia di sperimentazione continua che la porta alla contaminazione dei generi pop e jazz e che la consacra come una delle voci più interessanti della nuova generazione musicale. L’abbiamo raggiunta mentre era in viaggio verso Reggio Calabria ed è stata disponibilissima a raccontarsi per i lettori di Newz.it.

Simona, come stai vivendo questo tour ?
Lo vivo come un momento di vita inaspettato, dopo l’invernata che sembrava non finire mai.
La quarantena mi fa apprezzare ancor di più ogni km, ogni viso nuovo che mi sorride, ogni data in più sul calendario, ogni regione nuova che visito. Mi sento una privilegiata.
Tu hai una solida formazione Jazzistica. Il jazz è l’improvvisazione per antonomasia . Concordi con Miles Davis quando diceva ”Il mio futuro ha inizio quando mi alzo la mattina. Ogni giorno trovo qualcosa di creativo da fare nella vita”. Sei anche tu così ?
Assolutamente si, mi sento molto più Jazz nella vita che non nella musica. Vivo ogni giorno come una nuova avventura, ogni nuovo progetto come una missione in cui mi devo districare e ogni imprevisto mi fa sentire viva e mi fa tirare fuori una creatività che scopro sempre nuova.
Quanto è importante ritornare a portare la musica tra la gente in questo momento?
Per me moltissimo e sento anche da parte delle persone tanta voglia di uscire, ascoltare musica live e avere dei contenuti che non arrivino da uno schermo. La gente vuole tornare a toccare la musica, ad ascoltarla, a sentirla, a farne parte. E questo può avvenire solo con un concerto o con uno spettacolo dal vivo.
Catona Teatro esalta la posizione dello Stretto in un palcoscenico suggestivo, quanto senti la tua anima mediterranea?
La sento molto. Molto nel mio fare musica, molto nel mio modo di concepire uno spettacolo, molto nel mio approccio jazzistico alla vita che riscontro essere molto mediterraneo.
Conoscevi Reggio? Hai mai avuto modo di cantare qui?
No, fino a quest’anno non avevo mai avuto modo di fare un concerto in Calabria. Ma ho recuperato quest’anno con due date perché una decina di giorni fa ero a Roccella Ionica e devo dire che ho avuto un’accoglienza straordinaria!
Lo Stretto è il palcoscenico perfetto per un’artista dall’anima Jazz e le sue note la colonna sonora speciale per una serata di fine agosto.
Salvatore De Blasio