‘Ndrangheta, Libro Nero: tutti rinviati a giudizio

Alessandro Nicolò prosciolto da due capi d'accusa, resta quella di associazione mafiosa. A processo anche Demetrio Naccari Carlizzi (concorso esterno) e Sebi Romeo (tentata corruzione ma non 'ndrangheta)

Alessandro Nicolò operazione Libro Nero

Alessandro Nicolò lascia la Questura nell'automobile della Polizia

Reggio Calabria – Operazione Libro Nero, l’ex consigliere regionale (eletto in Forza Italia e poi passato a FdI) Alessandro Nicolò è stato rinviato a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il gup di Reggio Calabria lo ha prosciolto da due capi d’imputazione per l’accusa di corruzione elettorale.
A giudizio con l’accusa di concorso esterno anche Demetrio Naccari Carlizzi (ex assessore regionale ai Trasporti durante la legislatura guidata da Agazio Loiero, cognato del sindaco uscente Giuseppe Falcomatà).
A processo pure l’ex capogruppo Pd in consiglio regionale, Sebi Romeo, il quale è coinvolto nell’inchiesta per tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (l’accusa nei suoi confronti è estranea alla parte più propriamente antimafia dell’indagine).
Tutti rinviati a giudizio gli imputati, dieci, che hanno scelto di essere giudicati col rito ordinario. In otto hanno già scelto di essere giudicati col rito abbreviato.

Operazione Libro Nero, l’indagine

L’indagine condotta nel 2016 dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria aveva colpito la cosca Libri, potente compagine della ‘ndrangheta cittadina operante nei quartieri Cannavò, Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio e nelle frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana. Oltre alla cosca Libri era stata colpita anche la subordinata cosca “Borghetto-Caridi-Zindato”.

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