• Latest
  • Trending
  • All
Messina. Guardia di Finanza, maxi frode fiscale di oltre 15 milioni di euro

Messina. Maxi frode fiscale di oltre 15 milioni di euro

9 Ottobre 2020
Rosanna Scopelliti

Brogli elettorali. Parla Rosanna Scopelliti, era ora!

5 Marzo 2021
Stefano Morabito

Brogli elettorali. Morabito: «Inevitabile ritornare al più presto possibile al voto»

5 Marzo 2021
Automobile Club d'Italia

Falcomatà riceve una delegazione dell’Aci

5 Marzo 2021
Facce da Bronzi

Concluso il progetto New Theatre Training

5 Marzo 2021
Cartoline Festa della Donna

Una cartolina speciale e un annullo dedicato per la festa delle donne

5 Marzo 2021
Formazione e cultura. La Cisl di Reggio Calabria conclude un percorso di approfondimento

Formazione e cultura. La Cisl di Reggio Calabria conclude un percorso di approfondimento

5 Marzo 2021
Giuseppe Lupia

Luigi Sbarra segretario generale Cisl, la soddisfazione del Siulp Calabria

5 Marzo 2021
Operazione Rasoterra. Caporalato nella Piana di Gioia Tauro: 9 arresti, nomi e dettagli

Operazione Rasoterra. Caporalato nella Piana di Gioia Tauro: 9 arresti, nomi e dettagli

4 Marzo 2021
Luigi Tuccio

Brogli elettorali. Tuccio: «L’assessore Scopelliti pretenda la convocazione del Cosp e le dimissioni di Delfino

3 Marzo 2021
Demetrio Delfino

Brogli elettorali. Indagato l’assessore Demetrio Delfino

3 Marzo 2021
Antonino Castorina

Brogli elettorali. Sei misure cautelari: nomi e dettagli

3 Marzo 2021

Brogli elettorali: eseguite altre 6 misure cautelari

3 Marzo 2021
  • Home
sabato, Marzo 6, 2021
  • Login
Newz.it
  • Home
  • Info
    • Contattaci
    • Disclaimer
    • Google
    • Privacy
    • Pubblicità
    • Sondaggi
    • Collabora con noi
    • Newz.it seleziona aspiranti giornalisti
  • Calabria
    • Catanzaro
    • Cosenza
    • Crotone
    • Reggio Calabria
      • Città
      • Cronaca
      • Politica
      • Provincia
    • Vibo Valentia
  • Rubriche
    • Ambiente
    • Aziende
    • Cinema
    • Fisco e pensioni
    • Lavoro
    • Lettere al Direttore
    • Lex
    • Libri
    • Moda
    • Motori
    • Musica
    • Salute
    • Tecnologia
    • Televisione
    • Urbanistica
    • Viaggi e turismo
    • Tutorial
  • Italia
    • Abruzzo
    • Basilicata
    • Campania
    • Economia
    • Emilia Romagna
    • Esteri
    • Friuli Venezia Giulia
    • Lazio
    • Liguria
    • Lombardia
    • Marche
    • Molise
    • Piemonte
    • Puglia
    • Meteo
    • Sicilia
      • Agrigento
      • Caltanissetta
      • Catania
      • Enna
      • Messina
      • Palermo
      • Ragusa
      • Siracusa
      • Trapani
    • Sport
    • Toscana
    • Trentino Alto Adige
    • Umbria
    • Valle d’Aosta
    • Veneto
  • Video
No Result
View All Result
Newz.it
No Result
View All Result
Home Italia Sicilia Messina

Messina. Maxi frode fiscale di oltre 15 milioni di euro

Operazione Casse Vuote. Guardia di Finanza sequestra beni per 6,5 milioni di euro a noto imprenditore messinese

by newz
9 Ottobre 2020
in Messina, Video
0
Share on FacebookShare on TwitterSend to Whatsapp

Messina – I finanzieri del Comando Provinciale di Messina, all’esito di complesse attività di polizia economico-finanziaria, hanno scoperto una maxi frode fiscale che ha permesso ad un noto imprenditore cittadino di evadere complessivamente oltre 15 milioni di euro tra IVA, imposte sui redditi, sanzioni ed interessi.

In tale contesto, su proposta della Procura della Repubblica di Messina, il competente Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Messina disponeva l’imponente sequestro di 6,5 milioni di euro, cui le Fiamme Gialle peloritane davano quindi esecuzione.

In particolare, le articolate investigazioni, eseguite dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, consentivano di acquisire significativi e convergenti elementi indiziari circa l’importante frode fiscale oggi repressa, perpetrata avvalendosi di ben 13 aziende, con sede di fatto a Messina e sedi legali solo formalmente dislocate sull’intero territorio nazionale, segnalando alla locale Procura della Repubblica i reali autori dell’illecito.

Un vorticoso giro di trasferimenti finanziari tra le citate plurime realtà societarie, costituenti un’importante gruppo imprenditoriale, di fatto riferibile al noto imprenditore messine A.G., cl. 68, al fratello G.G., cl. 71, anche a mezzo di una “testa di legno”, operante nei più svariati settori commerciali: edile, delle pulizie, dei trasporti, alberghiero, della ristorazione e della grande distribuzione.

Più nel dettaglio, una puntuale e comparata analisi dei flussi bancari e della documentazione amministrativo-contabile della principale realtà societaria investigata, nonché delle altre società destinatarie delle ingenti provviste alle medesime dirottate, consentiva, secondo ipotesi investigativa, di leggere in maniera unitaria il complesso schema ideato per frodare le casse dell’Erario, in definitiva teso a sottrarsi, fraudolentemente, al doveroso pagamento delle imposte.

Il sistema prevedeva il trasferimento di ingenti somme di denaro intercompany dai conti correnti della società debitrice dell’erario – peraltro, all’epoca, titolare di un significativo appalto, per ben 13 milioni di euro circa, con un importante ospedale del nord, per il servizio di pulizia e sanificazione – ai conti correnti delle altre realtà societarie del gruppo, così completamente svuotandone le relative casse e minandone la relativa solidità finanziaria.

Ma v’è di più: il ramo d’azienda inerente il citato appalto milionario era oggetto di cessione ad una neo costituita società, sempre riferibile al medesimo gruppo imprenditoriale, avente medesimo oggetto sociale, alla cifra irrisoria di 20.000,00 euro.
Fatti sparire i soldi ed un ramo d’azienda particolarmente redditizio, la procedura di riscossione coattiva per i debiti erariali iscritti a ruolo accumulatisi nel tempo risultava, quindi, definitivamente compromessa.

L’operazione odierna rientra nell’ambito dell’intensificazione dei controlli e del monitoraggio della onesta libertà di impresa, nel cui ambito le aziende si confrontano – in un clima di normale concorrenza – pagando ognuna le tasse dovute ed offrendo, quindi, prezzi al consumatore ed al committente non falsati dall’evasione fiscale.

Nel caso in esame, le indagini hanno consentito di ipotizzare come gli indagati abbiano distratto le somme che avrebbero dovuto essere utilizzate per adempiere agli obblighi tributari attraverso complessi giri di contabilità all’uopo studiata ad arte, per prosciugare le casse di una società del gruppo.

In conclusione, ancora una volta, l’attività investigativa svolta conferma l’impegno profuso, quotidianamente, dalla Procura della Repubblica, dal Tribunale e dalla Guardia di Finanza di Messina al servizio della collettività, anche nell’importante settore della tutela del libero mercato e delle casse dell’Erario.

Tags: frode fiscaleguardia di fiannzamessinasequestro
Share201Tweet126Send
Previous Post

Rosarno. Polizia sequestra 1 kg di eroina

Next Post

«Il Ministero della Giustizia “latitante” sul “lavoro agile”»

Next Post
Patrizia Foti

«Il Ministero della Giustizia “latitante” sul “lavoro agile”»

Newz.it

Copyright © 2020 Newz.it

Navigate Site

  • About
  • Advertise
  • Privacy & Policy
  • Contact

Follow Us

No Result
View All Result
  • Home

Copyright © 2020 Newz.it

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito utilizza cookies. Continuando a navigare su questo sito stai prestando il consenso all'utilizzo dei cookies. Leggi la nostra Privacy and Cookie Policy.