Tel Aviv (Israele) – Mentre in Italia continua senza esclusioni di colpi il mai interrotto, dibattito sulla Privacy della App “Immuni”, la tecnologia e la ricerca di sicurezza digitale nel mondo proseguono, con implicazioni spesso di carattere diplomatico.
La personale guerra di Trump contro Pechino sotto il profilo della sicurezza telematica ha trovato il supporto dell’alleato che più di tutti al mondo investe, con ottimi risultati, in tale campo.
E’ di ieri la notizia che Cellebrite , la società israeliana che a giugno dell’anno scorso aveva annunciato al mondo di aver sviluppato il software capace di hackerare qualsiasi device Apple o Android, smetterà di vendere i suoi prodotti in Cina e Hong Kong.
La scelta della società giunge a seguito delle nuove normative USA che limitano la tecnologia e altre esportazioni, intese a frenare l’acquisizione di tecnologia da parte di Pechino che sarebbero utilizzate dai suoi militari e per scopi di sorveglianza. IL CEO di Cellebrite Yossi Carmil ha affermato che la società “consente alle forze dell’ordine e alle imprese di rendere le nostre comunità più sicure fornendo soluzioni che aiutano ad acquisire legalmente prove digitali nelle indagini penali e nei procedimenti civili…La priorità assoluta dell’azienda, ha affermato, è lavorare con le agenzie responsabili della sicurezza del pubblico e il 97% dei procedimenti penali oggi coinvolge prove su almeno uno smartphone. Allo stesso tempo” ha detto, “ noi sosteniamo la protezione dei diritti umani e della privacy”.
Joshua Wong, uno dei principali attivisti pro-democrazia di Hong Kong, ed il cui telefono è stato hackerato dalla polizia, ha affermato che il software UFED di Cellebrite è stato utilizzato dalle forze di polizia di Hong Kong per controllare i telefoni dei cittadini ed un documento della polizia di Hong Kong lo confermerebbe.
Wong combatte questa battaglia insieme all’avvocato israeliano per i diritti umani Eitay Mack. Quest’ultimo a luglio ha richiesto al Ministero della Difesa israeliano e al Ministero dell’Economia di impedire a Cellebrite di esportare i propri prodotti ad Hong Kong.
In seguito alla “legge sulla sicurezza nazionale” del 30 giugno 2020, in cui Pechino ha sostanzialmente sottoposto Hong Kong alla legge del Partito Comunista Cinese ed ha bandito ogni attività politica, gli attivisti hanno sostenuto che il sistema di Cellebrite è un prodotto di sicurezza a duplice uso “utilizzato per infliggere il terrore residenti in città”.
I dati forniti dagli attivisti pro democrazia parlano di oltre 4.000 telefoni di cittadini di Hong Kong hackerati.
L’avvocato Mack ha sottolineato che la legge statunitense impone a Cellebrite non solo di smettere di vendere in Cina e Hong Kong, ma anche di spegnere i dispositivi esistenti ed è solo il primo passo di una battaglia che lo vede impegnato nell’impedire a Cellebrite di vendere il suo prodotto alla Russia, che dicono la stia usando per persecuzione politica, in Venezuela ed in Bielorussia.
Nel frattempo prosegue la Class Action in California contro TikTOK, accusata di raccogliere dati senza il consenso degli utenti .
Orwell scrisse nel suo 1984 : “Noi controlliamo la vita a tutti i suoi livelli. Tu ti sei messo in testa che esista qualcosa come una natura umana che verrebbe talmente oltraggiata da ciò che noi stiamo facendo da ribellarsi contro di noi. Ma siamo noi a creare la natura umana. Gli uomini sono infinitamente manipolabili”.
Ed aveva tremendamente ragione.
Salvatore De Blasio