Quali sono i festival più spaventosi al mondo?

Una guida tra celebrazioni che vedono protagoniste maschere, fantasmi e creature mostruose

Zucca di Halloween

Zucca di Halloween

Il 31 ottobre è sempre più vicino e il casinò online di Betway ha dato vita a una guida ai festival più spaventosi al mondo. La festa di Halloween non è infatti l’unico evento spettrale dell’anno, ma in periodi diversi e in tanti
Paesi (anche in Italia) maschere, fantasmi e creature mostruose sono i protagonisti di numerose celebrazioni.
Per conoscere le “spaventose” feste dei vari popoli, nella guida pubblicata su L’Insider è possibile cliccare sul rispettivo Paese. Sono numerosi gli esempi, come le inquietanti maschere dei Busò, con cui ogni anno si dà il
benservito all’inverno oppure l’antico rituale di Famadihana in Madagascar, durante il quale i corpi dei morti vengono riesumati e omaggiati con delle offerte.

Scopriamo insieme qualche evento spettrale!

Il Carnevale di Binche

In Belgio il Carnevale di Binche è una festa folkloristica insignita nel 2003 del titolo di Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’UNESCO.

I protagonisti sono i Gilles, ovvero uomini di Binche che indossano costumi imbottiti di paglia per sembrare più grandi e camminano tenendo in mano un tamburo. Le loro maschere sono davvero inquietanti, raffigurano
infatti espressioni spaventosamente vuote.

Festival Mondiale dei Teatri di Marionette

In Francia, precisamente a Charleville-Mézières, ogni due anni in settembre si tiene il Festival Mondiale dei Teatri di Marionette, che inquietano con i loro occhi vitrei e i movimenti a scatti.

A questo evento prendono parte circa 250 troupe del mondo del teatro delle marionette per sfoggiare le loro ultime creazioni, alcune così realistiche da essere veramente inquietanti.

Festa di Halloween di Triora in Italia

In Italia in un’affascinante e misterioso borgo ligure, Triora, si celebra la Festa di Halloween. A rendere il tutto più inquietante è il fatto che si festeggi nella città in cui centinaia di anni fa furono messe al rogo le streghe.

Triora, nota appunto come la “Città delle streghe”, ospita tutto l’anno degli eventi spaventosi, come il Festival della stregoneria in agosto e la festa di Halloween del 31 ottobre, quando le donne della città si travestono da streghe, vengono intagliate centinaia di zucche e la serata si conclude con una gara in costume. Durante l’evento è possibile camminare fino al ponte di Mauta, che dista tre ore, dove si dice che le streghe fossero solite incontrare il diavolo.

Obon in Giappone

Una delle festività giapponesi più importanti è Obon, celebrazione di origine buddista in onore dei defunti, le cui anime possono tornare per quattro giorni nelle proprie dimore terrene al fine di riunirsi coi propri cari. Questa celebrazione in Occidente è conosciuta come la “Festa delle Lanterne”, e ha luogo dal 13 al 16 agosto.

La tradizione vuole che le anime si mettano in viaggio il primo di agosto; nei giorni 13 e 14 agosto le case  vengono pulite e decorate in preparazione dell’arrivo dei defunti. Lungo strade e sentieri si accendono fiaccole,
fuochi e candele, ma soprattutto le celebri lanterne di carta: sono i Mukaebi, ovvero i fuochi di benvenuto, che costituiscono la guida per aiutare le anime a trovare la strada di casa.

Il 15 agosto, il giorno dell’Obon vero e proprio, le famiglie si riuniscono in visita alle tombe dei loro parenti e offrono cibo e bevande su templi e altari. Il giorno successivo è quello dei commiati: vengono riaccesi fuochi
e lanterne, il cui compito è quello di condurre le anime nell’aldilà. Infatti il loro nome cambia in Okuribi, ovvero fuoco di accompagnamento.

Questa festa buddista si celebra da oltre 500 anni. Prende origine dalla storia di Maha Maudgalyayana (Mokuren), un discepolo di Buddha che usava i suoi poteri per vedere lo spirito della sua defunta madre. Un
giorno scoprì che la madre era caduta nel regno dei fantasmi affamati e che soffriva. Buddha gli consigliò di fare delle offerte ai monaci buddisti e il 15 del settimo mese, quando il discepolo lo fece, sua madre venne liberata dalla sofferenza. Mokuren ballò di gioia per festeggiare: è da qui che ha origine la danza Obon.

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