Reggio Calabria – «Incredibile come la mancata dimensione istituzionale e politica dell’amministrazione comunale e metropolitana, stia portando sul baratro un territorio mortificato e in balia di mille criticità. Restiamo attoniti dinanzi all’inerzia di una classe dirigente e di un sindaco, incapace di ascoltare e di comprendere la gravità della situazione». L’atto di accusa è firmato dai segretari dei tre sindacati unitari, Gregorio Pititto (Cgil Reggio Calabria), Celeste Logiacco (Cgil Piana di Gioia Tauro), Rosi Perrone (Cisl Reggio Calabria) e Nuccio Azzarà (Uil Reggio Calabria).
«”Trincerato” nel suo castello – accusano i sindacati – resta indifferente ad una mobilitazione portata in piazza per offrire delle alternative ad una ‘dis-amministrazione’; per dare un contributo di idee, e per costruire delle proposte indirizzate al bene comune della città. Un modus operandi che palesa mancanza di rispetto delle istanze di lavoratori e cittadini, e di poca serietà rispetto ad impegni presi per aprire un confronto sul documento programmatico di CGIL, CISL e UIL».
Il canovaccio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil sul quale il sindaco Giuseppe Falcomatà non vuole confrontarsi
«Abbiamo aperto il dibattito – ricordano i sindacalisti – su tematiche che riguardano la città, e lo abbiamo fatto con tutte le forze positive della Metrocity che vogliono confrontarsi sul nostro canovaccio. Noi andiamo avanti per la nostra strada, e come la nostra storia ci impone, continueremo ad incalzare le istituzioni fino a quando non matureranno una visione e una prospettiva lungimirante e credibile per guidare un ente intermedio importante come la Città Metropolitana».