Il 7 Gennaio, si celebra la “Giornata nazionale della bandiera “ o del “Tricolore”. La giornata venne istituita dalla legge n. 671 del 31 dicembre 1996 con l’intenzione di celebrare il bicentenario della nascita a Reggio Emilia della bandiera italiana, che avvenne ufficialmente il 7 gennaio 1797.
Nella settimana in cui i colori delle zone sono suscettibili di variazioni più o meno repentine e spesso significano chiusura e limitazioni si celebra la giornata dei tre colori fondamentali che uniscono ed identificano gli italianiin qualsiasi luogo essi si trovino. E se Longanesi in una battura dolce-amara identificava come bandiera nazionale la scritta :“ Ho Famiglia” Trilussa, invece, gli rendeva il giusto omaggio coi versi: “Pe’ nojantri era tutto: era la fede, | era l’amore, l’anima, la vita, | co’ la speranza de potella vede | sventolà ar sole su l’Italia unita!”
Cerimoniale per la celebrazione del Tricolore
Per quanto riguarda il cerimoniale, nel giorno della Festa del Tricolore, presso il Palazzo del Quirinale a Roma, viene eseguito il cambio della Guardia d’onore in forma solenne con lo schieramento e la sfilata del Reggimento Corazzieri in uniforme di gala e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo. Questo rito solenne viene svolto solamente in altre due occasioni, durante le celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno) e della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre).
A Reggio Emilia, la Festa del Tricolore viene celebrata con la visita di una delle più alte cariche della Repubblica Italiana (il Presidente della Repubblica o il presidente di una delle camere), che assiste all’alzabandiera sulle note de Il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro e che rende gli onori militari a una riproduzione della bandiera della Repubblica Cispadana.
Cenni storici e galateo delle Bandiere
L’uso delle bandiere per identificare una corporazione o uno stato è di origine antica: vi sono cenni che lo riconducono già alla Roma imperiale, sebbene il vessillo nazionale più antico, stando al Guinness World Record, appartenga alla Danimarca.
Il significato simbolico di una bandiera è, ovviamente, fortissimo ed a tal proposito nulla è lasciato al caso quando si tocca l’argomento. Le bandiere obbediscono a regole ed orari rigidissimi: si pensi che noi italiani abbiamo una legge (Dpr 7.4.2000, n.121) sulle sue istruzioni d’uso e su come vada orientata, posizionata ed anche piegata, mentre negli USA quando muore un Presidente, la bandiera resta a mezz’asta per trenta giorni. Dieci, se muore il vicepresidente o un giudice costituzionale. Due per un membro del Congresso.
Di massima i vessilli nazionali vanno esposti in modo dignitoso durante gli orari di lavoro degli uffici, alzate al sorgere del sole ed ammainate prima del tramonto, non devono toccare il suolo o l’acqua, devono essere portate in alto e devono essere libere di sventolare. Le bandiere nazionali non possono essere mai esposte in posizione inferiore ad altre di enti, associazioni, aziende o città rispetto alle quali deve occupare una posizione privilegiata.
Cerimonia a Reggio Emilia
Quest’anno la Festa del Tricolore a Reggio Emilia avrà un taglio diverso. La città in cui è nato il vessillo nazionale e per il quale il 7 gennaio ricorre il 224° anniversario celebrerà, simbolicamente di fronte all’ospedale Santa Maria Nuova (illuminato coi colori verde-bianco-rosso, così come municipio e ponti di Calatrava), come omaggio a tutti i medici e al personale sanitario che stanno combattendo la pandemia. Nell’occasione Il sindaco Luca Vecchi consegnerà una copia della bandiera alla direttrice generale dell’Ausl locale, Cristina Marchesi.
Un gesto simbolico ma che rende quanto mai viva e reale la celebre immagine del maestro Rivolli con la dottoressa che culla ed abbraccia simbolicamente l’Italia. Unita e protetta.
sdb