Reggio Calabria – “L’indagine ha svelato ingerenze nelle elezioni comunali del 2016 a Rosarno, laddove fin dall’avvio della campagna elettorale, addirittura nella fase di compilazione delle liste, si è avuto modo di monitorare l’ingerenza delle cosca dei Pisano, i cosiddetti “diavoli”, nella predisposizione delle liste, addirittura nella predisposizione del simbolo della lista, del programma elettorale e dello slogan, oltre che nel procacciamento dei voti”. Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, che oggi in conferenza stampa, in remoto, ha illustrato i dettagli sull’operazione Faust, che ha visto i Carabinieri eseguire 49 arresti, tra cui il sindaco e un consigliere comunale di Rosarno.
“Una ingerenza – ha aggiunto Bombardieri – finalizzata ad ottenere l’elezione di un proprio consigliere che doveva assumere il ruolo di assessore, cosa che poi non si è verificata, e finalizzata anche a ottenere altre utilità appannaggio della stessa cosca. Ciò ha determinato, peraltro, la volontà del candidato a sindaco, poi eletto, di allontanarsi già nell’ultima fase delle elezioni, di allontanarsi perché troppo ingombrante stava diventando la presenza della cosca. Già in paese alcune voci lo davano vicino a questa cosca e apparentemente per allontanare da sé questa ingombrante vicinanza cercava di allontanarsi”.